Il violino della Shoah ha emozionato studenti e cittadini a Legnano. La musicista Alessandra Sonia Romano, insieme alla scrittrice Anna Lavatelli, ha fatto rivivere oggi, 20 gennaio, la storia di Eva Maria Levy che «voleva diventare una grande violinista, ma non ha potuto farlo perchè è stata deportata in un campo di concentramento e lì è morta».

«È l’unico violino tornato indietro da un campo di sterminio», ha spiegato Romano agli studenti delle scuole medie Bonvesin. È a loro che è stato dedicato il concerto della Memoria organizzato dalla Famiglia Legnanese e replicato in serata al Teatro Tirinnanzi. «Tra tutti i fatti orribili che accadevano in quei luoghi – ha raccontato – alcune erano davvero inspiegabili, come il fatto che in un posto pieno di orrore ci fossero le orchestre: ogni campo di sterminio aveva la sua. Immaginate un musicista costretto a suonare mentre vede gli altri suoi fratelli mandati dentro un forno crematorio o spinti a fare lavori tremendi, in condizioni terribili. È straordinario che questo violino sia tornato da lì e sia ancora in grado di suonare».

Eva Maria non è riuscita a tornare da quel campo di concentramento, si è suicidata perchè non poteva sopportare torture tremende. Ma il suo violino continua a suonare per ricordare che quegli orrori non si devono più ripetere: «Questo violino è arrivato nelle mie mani e in ogni mio concerto io sento che Eva Maria è con me, e quello che non ha potuto fare lo sta facendo nei miei concerti. La voce di questo violino – ha concluso Romano – ci porta un messaggio concreto, per non dimenticare». Al concerto insieme al presidente della Famiglia Legnanese, Gianfranco Bonomi, erano presenti la preside delle Bonvesin, Elena Osnaghi e l’assessore all’istruzione Ilaria Maffei,  che ha portato un saluto agli studenti in sala, e l’assessore alla cultura Guido Bragato.