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“Fuoriprogramma” al 2 Giugno di Legnano. Il sindaco Radice: «Politici troppo assenti alle cerimonie istituzionali»

Dal primo cittadino anche un richiamo a un maggior senso di responsabilità dei cittadini, che non sempre di rendono conto del loro agire mediatico. Coinvolta anche la stampa: "Il vostro dire sia consapevole della conseguenze"

Una bella tirata d’orecchi ai politici assenti alle manifestazioni istituzionali, ai cittadini che hanno perso il senso della responsabilità e, già che c’era, anche alla stampa per un maggior rispetto dei diritti e dei doveri.

Il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, in due minuti ha condensato un “fuoriprogramma “ alla celebrazione della Festa della Repubblica, inserendo nel discorso ufficiale un rimprovero anzitutto ai politici: «L’interesse comune deve prevalere sempre – ha affermato il primo cittadino -. Questo manca purtroppo quando si è in presenza di confronti pubblici. Mi rivolgo a quella parte di politica che oggi non è qui e che spesso non è presente alle cerimonie istituzionali. Questa non è la manifestazione del sindaco, è la celebrazione della nostra Repubblica, sulla quale si basa l’essere comunità. Noi, all’interno dell’assemblea degli eletti, abbiamo un compito, rispettare la verità e avere il diritto di parlare non significa avere il diritto della calunnia. Non è il diritto di inventare la realtà». Riferimenti precisi non ne ha fatti il nostro sindaco, ma all’osservatore non può essere sfuggito uno spunto fornito dall’ultima seduta consiliare, quando gli scontri tra minoranza e amministrazione hanno caratterizzato ancora una volta diversi momenti.

Sull’assenza dei politici alla celebrazione, poi, aggiungeremmo anche quella della popolazione. Tuttavia, confinata nello spiazzo di fronte alla palazzina dell’Associarma, la cerimonia ha perso nel tempo un carattere popolare, divenendo quasi un fatto “privato”, un evento indirizzato all’attenzione di pochi addetti ai lavori. I soli passanti erano quelli interessati al vicino supermercato.

Un maggior senso di responsabilità è stato poi invocato da parte dei cittadini. Radice qui ha invece puntato chiaramente l’attenzione a un episodio preciso: l’allarme, non confermato dalle autorità, lanciato da alcuni cittadini per una presunta area cani infestata da bocconi avvelenati: «Non è più possibile una situazione in cui i cittadini si sentano irresponsabilmente liberi di fare e dire qualsiasi cosa senza rendersi conto della gravità del loro agire. Un bene comune, per un mese, è stato tolto alla città per attivare procedure burocratiche, dopo la storiella secondo cui qualche cane era stato visto moribondo in un’area riservata. L’azione virtuale ha avuto conseguenze reali».

Da qui il monito ai media: «Ci sono limiti anche nei diritti. Abbiamo, tutti, una responsabilità nel dire le cose, nel guardare le conseguenze, pensando che c’è un “noi” e non soltanto un “io”».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Giugno 2022
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