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Palio di Legnano

“Tripoli era al suo esordio ed era un po’ agitato, l’ho rassicurato e ci siamo come abbracciati”

Parla Lorenzo Ferri Marini l'allevatore toscano immortalato insieme al suo bue, Tripoli, in una foto che sta facendo la storia del Palio di Legnano2022: "Il mio voleva essere un abbraccio per manifestare l'orgoglio del suo comportamento al debutto in un evento così importante"

Legnano palio

Anche gli animali, cavalli o buoi, poco importa, sentono l’emozione del debutto, quando devono entrare al Campo del Palio. Così sarà stato per il cavallo vittorioso della contrada San Magno ed è stato così sicuramente per Tripoli, lo stupendo bue della Valdichiana, protagonista assoluto della immagine scattata da Davide Pastore prima della sfilata sulla pista sabbiosa.

Un po’ agitato per il suo esordio, il bue è stato rassicurato dal suo allevatore, Lorenzo Ferri Marini (foto di Matteo Martelli) in una specie di abbraccio che, ci spiega lo stesso accompagnatore, «voleva manifestare soprattutto l’orgoglio per quello che stava facendo tanto bene alla sua prima apparizione in un evento così’ importante. Insieme a Igor, Tripoli era il più giovane tra i sei buoi impegnati a Legnano. Naturale un po’ di agitazione».

Lorenzo possiede a Sestino, località in provincia di Arezzo, un allevamento di 200 capi: «Siamo un gruppo di allevatori e addestratori di questi animali che portiamo anche al Palio di Siena, allo scoppio del carro a Firenze e in altre manifestazioni di minor richiamo, ma in cui i buoi hanno sempre un fascino per i loro movimenti. A Legnano, era la prima volta e ci tenevamo a fare bella figura. Quella foto ci ha restituito la nostra vera natura. Noi amiamo gli animali, mentre a volte ci viene attribuita un’indole ben diversa e più negativa. La nostra squadra è guidata da due personaggi straordinari come Massimo Donnini di Pozzo della Chiana e Emilio Mencarelli di Castel Fiorentino».

Il bue della Val di Chiana e il suo accompagnatore, ecco l’immagine più suggestiva del Palio di Legnano

Riccardo Ciapparelli, cavaliere del Carroccio, ha faticato non poco per portare a Legnano questo gruppo. La ricerca non è stata agevole. La stessa presidente della Fondazione, prof.ssa Maria Pia Garavaglia, in più di una occasione ha manifestato la sua sorpresa nell’aver appreso quanto fosse difficoltoso trovare buoi adeguati alla festa. Oggi, la soddisfazione è generale, tanto da indurre Ciapparelli a preannunciare una novità, sicuramente gradita ai contradaioli, per il 2023: «Con queste tre coppie di buoi della Valdichiana potremo tornare agli anni in cui il Carroccio faceva l’intero giro del Campo. Sono così ben addestrati, obbedienti e agili, da assicurare l’intero percorso della pista, favorendo una scenografia ancora più suggestiva dell’attuale».

Sarà, ma noi abbiamo già voglia di rivedere Tripoli, Igor e compagni, Quando il 2 luglio guarderemo la parata in piazza del Campo, per il Palio di Provenzano, ci ricorderemo di dedicare uno sguardo anche a loro, sicuro.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Giugno 2022
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