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“Tutto il blu del cielo”: un romanzo che è una cura, un’attenzione verso se stessi

Mélissa Da Costa è tornata in libreria con "Tutto il blu del cielo", romanzo sull'amicizia, sulla fiducia, sulla vita nel suo senso più alto: la vita vissuta ogni giorno, densa di significato proprio perchè siamo consapevoli della sua fuggevolezza

Generica 2020

Tutto il blu del cielo
di M. Da Costa
ed. Rizzoli
€ 19.50

Mélissa Da Costa è sbarcata l’anno scorso in Italia con il suo “I quaderni botanici di Madame Lucie”, romanzo che ha fatto innamorare i lettori del suo stile evocativo, pieno d’amore e speranza; prima di quest’opera, però, ne aveva scritto un’altra che oggi arriva in libreria e ci regala emozioni ancora più intense. “Tutto il blu del cielo” è un romanzo sull’amicizia, sulla fiducia, sulla vita nel suo senso più alto: la vita vissuta ogni giorno, densa di significato proprio perchè siamo consapevoli della sua fuggevolezza.

Il protagonista di questa storia si chiama Émile, ha ventisei anni, è bello, ha un buon carattere e ogni giorno, da mesi, pubblica online un annuncio che inizia così: “Cercasi compagno/a di viaggio per un’ultima avventura”.

Ha deciso di fare ciò che ancora non ha mai fatto, che ha sempre rimandato: partire per un viaggio on the road, setacciare paesaggi
vicini eppure mai esplorati, affondare occhi e naso là dove non c’è altro che natura e silenzio, senza data di ritorno. Quello che ha
convinto Émile a buttarsi in questa impresa è una forma di Alzheimer precoce e inesorabile, che gli consentirà solo un paio di anni di vita autonoma. Per questo vuole vivere in completa libertà, lontano da chiunque lo conosca, fintanto che il suo corpo glielo concederà. Sa però che la sua condizione non gli permette un viaggio in solitaria, per questo cerca uno sconosciuto disposto a dividere con lui la vita in camper, in giro per i Pirenei.

Non si aspetta che qualcuno davvero risponda al suo appello, ma sbaglia. Qualche giorno dopo in una stazione di servizio, pronta a partire, protetta da un informe abito nero, con un cappello a tesa larga, sandali dorati ai piedi e zaino rosso in spalla, c’è Joanne. E’ taciturna, riservata, e Émile capisce subito che, come lui, nasconde un segreto nel fondo del cuore.

E così, su un piccolo camper, attraverso boschi profumati, torrentelli rumorosi, sentieri e stradine che si snodano tra le vette dei Pirenei e certi bellissimi borghi dell’Occitania, una giovane donna e un ragazzo s’incamminano. Parlano poco, forse cercano una dimensione diversa dove potersi incontrare, la parola giusta per bucare, senza fare troppo male, ognuno il dolore acuto dell’altro. Si stanno accanto giorno dopo giorno, guardandosi le spalle. Fidandosi l’uno dell’altro.
Fino alla fine.

Questo romanzo delicato e potente, commovente e radioso, è una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare, pura e irrefrenabile, una gioia di vivere nuova, la bellezza assoluta della scoperta dell’altro, la magia del sentirsi umani. Un romanzo che racconta la speranza che nasce quando, in teoria, di speranza non dovrebbe essercene più.

Un romanzo che è una carezza sulla fronte, un abbraccio di conforto, un sospiro di sollievo dopo un brutto spavento. Un romanzo che è una cura, un’attenzione verso se stessi.

E Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno.

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Redazione
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Pubblicato il 24 Aprile 2022
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