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Primo Maggio a Legnano: Cgil, Cisl e Uil a confronto per la ripartenza del lavoro

I sindacati del territorio hanno organizzato una tavola rotonda in streaming rispondendo allo slogan di quest'anno del Primo Maggio: "L'Italia siCura con il lavoro" invitando come ospite d'eccezione l'attore legnanese Max Pisu

Nessun comizio in piazza per non creare assembramenti ma per tenere alta l’attenzione sui lavoratori in questo anno così difficile per l’economia a causa della pandemia, i sindacati del territorio hanno organizzato una tavola rotonda in streaming rispondendo allo slogan di quest’anno del Primo Maggio: “L’Italia siCura con il lavoro” invitando come ospite d’eccezione l’attore legnanese Max Pisu

Ospiti della sala stemmi del Comune di Legnano, Mario Principe, segretario Generale CGIL Ticino Olona, Giuseppe Oliva Responsabile di zona CISL e Stefano Dell’Acqua Responsabile di zona UIL, moderati dal direttore di Legnanonews, Marco Tajè, hanno acceso i riflettori sulle situazioni di crisi innescate dall’emergenza sanitaria, che ha costretto interi settori a chiusure prolungare, e sulle soluzioni da mettere in campo per superarle.

Il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, ha introdotto il dibattito ricordando lo slogan “L’Italia siCura con il lavoro” sottolineando che «quest’anno è stato un anno particolare ed è stato molto significativa la scelta della parola cura nello slogan. Come amministrazione abbiamo siglato un protocollo sulla qualità e tutela dei lavoratori coinvolti negli appalti mentre ci stiamo impegnando per la cura dei più giovani, che saranno i lavoratori del futuro, ad esempio attraverso l’apertura di un ITS».

Legnano firma il Protocollo sulla qualità e tutela del lavoro negli appalti

«Lo slogan di quest’anno – ha spiegato Mario Principe, segretario generale del CGIL Ticino Olona –  vuole rappresentare un messaggio di speranza per una maggiore sicurezza ma anche solidarietà e minori disuguaglianze. La campagna vaccinale è simbolo di speranza e bisogna quindi essere consapevoli che il vaccino è l’unica cura possibile per superare questo periodo».

In attesa che la campagna vaccinale arrivi a tutta la popolazione, però, bisogna evitare il crollo dell’occupazione che potrebbe verificarsi con lo sblocco dei licenziamenti: «Questo problema esisteva già con la crisi finanziaria – ha spiegato da Giuseppe Oliva responsabile CISL dell’Altomilanese – ma si stava risolvendo, la pandemia ha azzerato tutti i passi in avanti che erano stati compiuti. Artigiani e industrie hanno ridotto il loro personale, ma non ci aspettiamo un crollo. A preoccupare maggiormente sarà il settore del commercio e molti piccoli commerciati hanno già chiuso: il disastro è già avvenuto».

Ed è avvenuto creando disparità: «In questo periodo – ha ricordato Principe – i giovani e le donne sono stati i soggetti più a rischio. Più del 90% delle donne ha perso il lavoro oltre ad avere una disparità salariale del 30%. Anche i giovani sono vittime di contratti anacronistici.»

Ma se «la pandemia ha creato situazioni pesantissime», è il momento di reagire anche «attivando relazioni per trovare chi investe sul territorio», ha esortato Stefano Dell’Acqua, responsabile UIL evidenziando anche la necessità di riforme sul lavoro: ognuno deve fare la propria parte per trovare la soluzione migliore a questo momento di crisi mondiale». Lo stesso vale per gli ammortizzatori sociali: «Applichiamo ancora gli ammortizzatori concepiti negli anni ’70 – ha osservato Dell’Acqua (Uil) – Non vanno più bene perché il settore manifatturiero, sul quale questi ammortizzatori erano concepiti, è in discesa a favore delle mini-industrie. Per questo pensiamo sia necessario una revisione con uno strumento più innovativo.»

A portare la testimonianza di uno dei settori più colpiti dal covid è Max Pisu, attore legnanese conosciuto in tutta Italia: «È un momento di enorme sofferenza per tutto il mondo dello spettacolo dagli attori, comici, scenografi, macchinisti e tanti altri. Non ci esibiamo da febbraio 2020 e anche se i teatri hanno riaperto dovremo aspettare almeno l’estate perchè gli spettacoli perché vanno programmati. Si spera che quest’estate si possa tornare in scena, almeno all’aperto, nelle piazze. Fare il comico è un lavoro a tutti gli effetti: cerchiamo di portare un momento di spensieratezza facendo divertire la gente ma anche noi stessi e speriamo di potere tornare a farlo presto davanti a un folto pubblico». Per il momento ci si deve “accontentare” di uno schermo: buone risata a tutti con l’esibizione di Max Pisu che ha concluso con ironia l’incontro sul Primo Maggio legnanese.

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Pubblicato il 01 Maggio 2021
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