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“Carluccio” Leoni, il fornaio che lascia in città e in parrocchia un’impronta di generosità e disponibilità

Con Leoni la città perde un altro personaggio che ha fatto davvero la storia di una intera categoria di panificatori. Un amico della gente, che sarà ricordato per il "pan tramvai" carico di un ingrediente straordinario, l'umanità

Funerali Leoni 24 marzo

L’impronta di generosità e disponibilità sia come fornaio del “pan tramvai” di Legnano, sia come espressione di una profonda umanità si è manifestata oggi ai funerali di Carlo Leoni, il panettiere di corso Garibaldi, che ha richiamato tanti amici, conoscenti e ha riempito di sacerdoti l’altare di San Domenico.

Leoni è stato il fornaio del quartiere, ma anche il parrocchiano sempre pronto a dare una mano. La sua vita è stata il pane e così l’ultimo saluto cristiano nel suo ricordo è stato tutto un rincorrere di versetti e testi in cui il “pane della vita” e “il banchetto del Regno di Dio ” hanno avuto una parte importante, così come nell’omelia di don Marco Lodovici.

Con Leoni la città perde un altro personaggio che ha fatto davvero la storia di una intera categoria di panificatori. Un amico della gente, che sarà ricordato per il “pan tramvai” carico di un ingrediente straordinario, l’umanità.

 

 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Marzo 2021
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