La seconda giornata della carriera di Provenzano presenta subito un impasse abbastanza importante in fase di partenza, il Montone si fa spazio nella parte bassa del canape, Comancio si tiene le altre accoppiate alla larga, c’è nervosismo tra i canapi e le operazioni di mossa si allungano abbondantemente. (Foto da Gazzetta di Siena)

La tensione sale, la Tartuca da fuori aspetta, quando si parte lo spunto fenomenale è quello di Fontebranda, Tittia allunga subito e prova per un giro, fino alla fonte lo affianca il Bruco. Prende poi la testa della seconda prova la Pantera; Caria prova Arestetulesu e va a vincere.

Il pensiero di una mossa complessa si dipana in città accompagnato però dalla speranza-certezza che una mezza giornata di Palio sia troppo poco ancora per vedere i frutti del lavoro delle stalle.
Ma cresce anche l’incertezza sul possibile vincitore, le accoppiate allenatore-fantino hanno poco da provare e non si scoprono più di tanto. Quelle da amalgamare stanno provando spunti differenti. Ma la sensazione forte è che la vera regina del Palio, almeno fino ad ora, sia stata una strategia finemente ricamata.

La terza prova vede le contrade al canape in ordine di assegnazione. Al primo ingresso sono tutti guardinghi si lascia spazio al Montone e subito si invalida una mossa, il Drago è fuori posto. Quando si parte Tale e Quale mette la testa avanti e per quasi un giro poi si muove la Pantera e poi la Lupa senza pero’ mai mandare in maniera eccessiva Ares Elce scorre sul tufo quasi senza sollecitazione e va a vincere la terza prova.

Qualcosa in queste tre prove si è iniziato a vedere.Le due uscite dai canapi di Tale e Quale di questo pomeriggio certamente mettono al posto che gli compete il leone di scuderia Carboni. L’ Oca appare sempre più una accoppiata concreta e fa crescere le sue quotazioni. Atzeni è senza dubbio determinato più che mai. Le avversarie per ora si studiano da lontano ed un ipotetico scontro tra di loro alla fine della seconda giornata del Palio sembra diventare sempre meno probabile.