Un nuovo museo d’impresa a Parabiago. La tecnologia al servizio della moda in mostra all’Anzani Factory Museum
Il nuovo museo di impresa della Anzani Machinery di Parabiago verrà realizzato grazie ad un finanziamento regionale da 50mila euro

È il 1953. Nell’Unione Sovietica muore Stalin, a Lugano Fausto Coppi vince il Mondiale di ciclismo su strada, negli USA arriva sul mercato il primo televisore a colori. A Parabiago nasce quella che oggi è diventata la Anzani Machinery, azienda che si occupa di tecnologia per il settore moda e oggi sta per dare vita ad un nuovo museo di impresa nel Legnanese tra i capannoni di via Manara: l’Anzani Factory Museum.
Nata nella prima metà degli anni ’50, l’azienda è stata fondata da Giuseppe Anzani, all’epoca venditore di pelli e di cuoio. Anzani, in società con il cugino, decise di scommettere sulla costruzione di manovie, linee di produzione continua dove i carrelli si spostano lungo un binario per assemblare le scarpe. Dalle prime versioni non automatizzate i macchinari si sono evoluti sempre di più e con l’automazione, soprattutto con l’avvento dei software, è cresciuta di anno in anno. Intanto è cresciuta anche la Anzani Machinery, che negli anni ha visto l’evoluzione del settore moda dai grandi volumi di produzione degli anni ’80 e ’90 alle tirature di nicchia del settore lusso degli ultimi anni, quando la produzione di massa si è spostata in Asia.
L’idea alla base del nuovo museo di impresa è proprio quella di ripercorrere l’evoluzione dell’azienda e, parallelamente, della tecnologia del settore, oltre al collegamento con il Distretto calzaturiero di Parabiago: ancora oggi, dopo oltre 70 anni di storia, la Anzani Machinery vanta infatti collaborazioni storiche con il settore calzaturiero cittadino, nonostante la produzione sia ormai votata per il 70% circa all’export. Il museo, progettato dall’architetto Michelangelo Belli di Veloce Studio di Milano troverà casa in uno spazio di circa 330 metri quadri, diviso in tre diverse parti: un’area museale dove sarà esposto l’archivio storico dell’azienda, con disegni tecnici, cataloghi d’epoca e componenti di vecchi macchinari, una dedicata a modellini in scala degli impianti di produzione aziendali e una con due linee di produzioni effettivamente funzionanti, anche se di dimensioni ridotte rispetto a quelle abitualmente utilizzate. In mostra ci sarà anche un macchinario disegnato da Giovanni Travasa, famoso architetto e designer nato a Parabiago».
Il nuovo museo di impresa verrà realizzato grazie ad un finanziamento da 50mila euro ricevuto da Regione Lombardia attraverso un bando finalizzato a «sostenere le aziende lombarde che scelgono di raccontare la propria storia attraverso spazi museali, valorizzando il patrimonio tecnico-industriale e la cultura del lavoro della Regione». «La nostra è una piccola azienda che lavora in una nicchia di mercato – spiega Alessandro Anzani, nipote del fondatore oggi alla guida dell’impresa insieme alle tre sorelle, Elena, Elisabetta e Chiara, e al padre Franco -: il bando regionale è stato una spinta e un aiuto importante per decidere di creare un museo di impresa. È un’occasione per fare il punto e per rafforzare sia internamente che esternamente l’identità dell’azienda, oltre che per non disperderne i valori e l’heritage dal momento che è in corso un forte ricambio generazionale».
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