Piscina chiusa a Busto Garolfo, il centrodestra: “Dall’amministrazione scelte discutibili”
Dopo la chiusura della piscina il centrodestra chiede un consiglio comunale urgente e valuta di chiamare in causa la Procura. Interrogazione anche da Insieme per Busto
Levata di scudi dalle opposizioni a Busto Garolfo dopo la chiusura temporanea della piscina comunale per ragioni di sicurezza, a seguito del riscontro di un’anomalia in una delle travi in legno lamellare che sostengono la copertura dell’impianto e della necessità di procedere con le verifiche del caso.
Verifiche statiche su una trave della piscina di Busto Garolfo, attività sospese
Dal centrodestra è arrivata una mozione per chiedere la convocazione «urgente e straordinaria» del consiglio comunale. A valle della chiusura, infatti, i consiglieri del gruppo di minoranza hanno “studiato” alcune determine risalenti a giugno 2023 e gennaio 2024 relative proprio ai lavori di messa in sicurezza e riparazione delle travi in legno lamellare della piscina, riscontrando che nel certificato di regolare esecuzione dell’intervento veniva evidenziato come «durante il rimontaggio della prima trave secondaria lato cortile esterno è emerso che la testa di detta trave risulta completamente marcia».
«A motivo della necessità di riaprire l’impianto natatorio – si legge ancora nel certificato richiamato dal centrodestra -, l’amministrazione comunale in accordo con il gestore dell’impianto hanno installato una struttura provvisionale metallica da essi fornita e montata a sostegno dell’estremità di detta trave, e l’hanno mascherata all’interno di un vano provvisionale in cartongesso. Tale attività è stata svolta dal gestore dell’impianto, ed è a suo carico sia nella realizzazione che nella gestione, fino ad ulteriori decisioni dell’amministrazione e del gestore stesso».
Quanto basta, per Marco Binaghi, Ilaria Cova e Sabrina Lunardi, per parlare di una «condotta di estrema gravità, anche perché gli attuali problemi emersi sull’impianto natatorio sono originati proprio da una scelta alquanto discutibile e foriera di un pericolo concreto e reale per tutti i fruitori dell’impianto, e quindi dell’incolumità pubblica». Non solo: il centrodestra sta anche valutando l’ipotesi di chiamare in causa la Procura della Repubblica.
Anche la civica Insieme per Busto ha già depositato un’interrogazione «per conoscere lo stato dell’impianto e capire qualcosa di più sulla risoluzione di questi potenziali problemi», visto che «la piscina è un asset importante per la nostra comunità ed è fondamentale che venga conservata al meglio», dicendosi pronta a «vigilare sullo stato di conservazione dell’impianto natatorio, affinché torni fruibile dai cittadini al più presto in tutta sicurezza» ed esprimendo «vicinanza a tutti i cittadini che usufruiscono di questa struttura e che ora si troveranno costretti ad affrontare un disagio, e alla concessionaria Lombardia Nuoto che gestisce la piscina con passione e competenza e che si trova a costretta a fermare la propria attività».
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