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Il PD “boccia” il bilancio di previsione di Parabiago: “Scelte discutibili per il futuro”

I consiglieri comunali del PD dopo il voto contrario al bilancio sono tornati a parlare di «mancanza di progettualità della giunta»

Partito democratico

Arriva un’altra bocciatura per il bilancio di previsione approvato tre settimane fa dal consiglio comunale di Parabiago, già “cassato” a stretto giro di posta dalla seduta consiliare dalla civica riParabiago. Anche i consiglieri comunali del PD, infatti, dopo il voto contrario al documento, sono tornati a parlare di «mancanza di progettualità della giunta parabiaghese».

«Appare subito evidente, scorrendo l’elenco delle opere pubbliche, che da un lato si ripropongono da anni gli stessi interventi mai realizzati e dall’altro interventi quali la costruzione di tre nuove scuole, che espongono il comune a sostenere oneri per indebitamento significativamente importanti – sottolineano i consiglieri del Partito Democratico -. Non possiamo certo nascondere la nostra preoccupazione in tal senso: gli anni scorsi, ancor prima del primo mandato del sindaco, la minoranza aveva più volte evidenziato la carenza di spazi scolastici, segnalazione sempre sottovalutata dalla maggioranza. Nessun edificio scolastico dal 2010 ad oggi ed ora ben tre tutti insieme con una mole di lavoro non indifferente anche per gli uffici. E se tutte le forze sono indirizzate a questi progetti e alla riqualificazione dell’edificio ex Rede, è chiaro come si sia perso il controllo e sia sottovalutato l’aspetto della manutenzione ordinaria».

Poi la tassazione. «È vero che nessun aumento è previsto per il 2024, anche perché l’aliquota è già al massimo, ma crediamo che anche quest’anno non vi sia stata alcuna scelta politica coraggiosa – proseguono dai banchi del PD -. Anche quest’anno si è preferito continuare sulla linea tracciata, anche se il momento di difficoltà, senza dubbio particolare e così diverso dagli anni passati, non sembra cessare; con un ragionamento diverso si poteva perseguire l’obiettivo di sostenere i redditi minori proprio in questo lungo lasso di tempo, dove si sono susseguiti vari periodi di emergenza. Anche per quanto riguarda le tariffe è da sottolineare un notevole aumento (5,2%) in quasi tutte».

L’ultimo sassolino nella scarpa dei Dem è per l’ipotesi ventilata dal sindaco di lasciare alcuni enti sovracomunali. «Ci preoccupa la volontà del sindaco, neppure troppo celata nei suoi interventi in consiglio, di rintanarsi in una sorta di “autarchia”, di bastare a sé stessi, con la ventilata decisione di uscire dal comitato di coordinamento del Parco del Roccolo e dal sistema interbibliotecario».

«Insomma, pare che si sia “gettata la spugna” rispetto al fermento di idee presenti nelle linee programmatiche del mandato amministrativo – concludono i consiglieri del Partito Democratico -: questo è un bilancio in perfetto equilibrio dal punto di vista dei numeri, ma con scelte discutibili per il futuro. Le prossime amministrazioni si troveranno infatti in situazioni economiche assai problematiche, senza poter contare su buona parte degli oneri di urbanizzazione, usati per far quadrare le spese correnti, e con mutui da rimborsare che renderanno molto difficile non solo prevedere nuove opere, ma anche stare al passo con le manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie per mantenere in efficienza il patrimonio cittadino».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Marzo 2024
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