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Esclusi dai fondi per il maltempo, Rho e Canegrate si appellano al “buon senso” di Regione

Secondo il regolamento sono esclusi i Comuni che si sono rivolti a imprese con cui già aveva in corso dei contratti, per abbreviare i tempi e sistemare gli edifici scolastici entro l’avvio delle lezioni. "Questi fondi ci spettano"

Maltempo 2023 Canegrate

Canegrate così come Rho e Milano sono stati esclusi dai contributi stanziati da Regione Lombardia lavori di pronto intervento sugli edifici scolastici comunali colpiti dagli eventi metereologici. Nonostante gli ingenti danni registrati durante il maltempo negli edifici scolastici, il territorio canegratese, a differenza di quello di Busto Garolfo, non riceverà alcun finanziamento. Ma il sindaco Matteo Modica resta «fiducioso» in merito alle decisioni del Governo anche a fronte «dell’attenzione dimostrata da Regione Lombardia».

Nei giorni scorsi infatti l’assessore all’Istruzione di Regione Lombardia, Simona Tironi, ha spiegato che la questione della richiesta dello stato d’emergenza formalizzata dalla Regione che ha registrato danni per 1,7 miliardi di euro approderà tra i banchi del Governo. Sul Corriere della Sera si legge il seguente commento dell’assessore Tironi  intervenuta a seguito della polemica scoppiata a Milano: Comune per l’appunto escluso dai finanziamenti nonostante i danni subiti. «In attesa di un riscontro da parte dell’esecutivo abbiamo risposto all’appello di tanti sindaci, stanziando 6,5 milioni, di cui 5 dai fondi di riserva . Il totale delle schede sulle scuole che sono pervenute ha raggiunto i 28 milioni di euro e abbiamo dato priorità a quelle che senza un intervento non avrebbero riaperto il 12 settembre, che hanno attivato la procedura per “somma urgenza”». I 3,2 milioni che «avanzano» rispetto alla cifra totale della delibera saranno oggetto di altre delibere che potrebbero avere destinazione diverse rispetto alle scuole.

I motivi dell’esclusione

In particolare, la Giunta Regionale con la Delibera n. 885 dell’8 agosto scorso ha stanziato 6,5 milioni di euro. Con una seconda delibera, la n. 886 del 25 agosto, ha definito i criteri e le condizioni per la concessione di questo contributo regionale. Secondo il regolamento sono esclusi i Comuni che, come Canegrate e Rho, si sono rivolti a imprese con cui già aveva in corso dei contratti, per abbreviare i tempi e sistemare gli edifici scolastici entro l’avvio delle lezioni. Il Comune Canegrate, infatti, proprio in questi giorni ha annunciato di aver lavorato celermente per riuscire ad avviare regolarmente l’anno scolastico nei suoi istitutiPer il sindaco di Rho, Andrea Orlandi, così come per il primo cittadino Modica si tratta di una questione puramente burocratica. Durante l’ultimo consiglio comunale il primo cittadino canegratese ha commentato: «Attendo con fiducia che ci vengano riconosciuto dagli enti superiori, quindi Regione e Governo, un aiuto finanziario per i danni subiti che sono ingenti. Nei giorni scorsi i tecnici di Regione Lombardia hanno effettuato un sopralluogo e sono rimasti colpiti da quanto il nostro territorio sia stato colpito. A fronte di ciò non ho ragione di pensare che non ci venga riconosciuto un aiuto, vista l’attenzione dimostrata da Regione».

Canegrate conta quasi 5milioni e mezzo di danni a causa del maltempo

Il Comune di Rho

Il sindaco Orlandi si è pertanto rivolto al presidente della Regione, Attilio Fontana chiedendo di sanare questa situazione, ripristinando tempestivamente i ristori anche per Rho. «Il Comune di Rho – precisa il primo cittadino nella sua lettera –  negli anni si è attrezzato per far fronte ai sempre più intensi eventi metereologici sul nostro territorio. Ha inserito negli accordi quadro e negli appalti manutentivi il servizio di pronto intervento in caso di eventi metereologici eccezionali. Questo fa sì che, in caso di urgenza, sia subito e immediatamente pronto un servizio da chiamare senza ricorrere ad altri strumenti di affidamento. I successivi lavori necessari sono di fatto già previsti nei predetti contratti. Rho, dunque, in questa estate di violenti temporali,  ha proceduto in somma urgenza con il Servizio di Pronto Intervento inserito nei predetti contratti senza quindi utilizzare la procedura ex art. 140 del D.Lgs. n. 36/2023, che la Delibera 886 del 25/08/2023 pone tra le condizioni necessarie. Credo che il criterio scelto per l’esclusione dai ristori stia facendo confusione tra l’urgenza effettiva degli interventi effettuarti e i percorsi amministrativi che portano a raggiungere l’obiettivo di ripristino delle strutture scolastiche. Tanto più penalizzando chi preventivamente si era già dotato di uno strumento veloce per concretizzare gli interventi necessari; Rho non si vede riconosciuto alcun ristoro pur avendo subito i medesimi danni dei Comuni che hanno ricevuto il 100% dei rimborsi. Oltre al danno c’è la beffa, in quanto abbiamo legittimamente utilizzato la procedura d’urgenza proprio perché ci siamo preventivamente preoccupati di avere uno strumento efficace ed efficiente, come la diligenza del buon padre di famiglia insegna».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Settembre 2023
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