A Busto Garolfo l’ASD Softair Valley Team “adotta” un’area in via Inveruno per un campo da softair
Il progetto prevede che l'associazione utilizzi l'area da poco meno di 3.800 metri quadri per il softair, prendendosene in cambio cura
Nuovo progetto di cittadinanza attiva ai blocchi di partenza a Busto Garolfo, dove negli anni i cittadini si sono già rimboccati le maniche con iniziative che hanno spaziato dall’“adozione” di aiuole poi decorate con fiori e poesie alla lotta all’abbandono dei rifiuti, passando per la salvaguardia dei nidi della Torre Rondonaia di Villa Brentano.
La nuova proposta arriva dall’ASD Softair Valley Team, che lo scorso anno aveva aderito anche alla “Call for porposals” lanciata da InformaGiovani – InformaLavoro, Spazio Giovani e Palazzo Molteni. L’idea dell’associazione è quella di “adottare” un’area di via Inveruno da poco meno di 3.800 metri quadri attualmente vincolata all’uso pubblico in forza di una convenzione tra il Comune e l’azienda al civico 95 dell’arteria stradale: lì l’ASD vorrebbe creare uno spazio dove poter praticare il softair, prendendosi in cambio cura dell’area.
In particolare l’ASD Softair Valley Team in base all’accordo stipulato con l’amministrazione, oltre a delimitare l’area con segnaletica ad hoc durante la pratica dell’attività – che si svolgerà nel fine settimana, con frequenza massima settimanale -, si prenderà cura del verde «eliminando eventuale vegetazione pericolosa ed infestante ma nello stesso tempo si impegna a non modificare ed eliminare la vegetazione autoctona presente e in salute».
L’associazione si è inoltre impegnata ad utilizzare solamente pallini biodegradabili, che hanno «un impatto ambientale molto ridotto in quanto solubili e decomponibili in 120 giorni», e a smaltire «i rifiuti presenti nell’area prima di iniziare a praticare l’attività e a non disperderne di nuovi», chiedendo contestualmente la possibilità di posizionare contenitori per l’accumulo di eventuale spazzatura. Tra le proposte dell’ASD c’è anche quella di posizionare barriere o costrutti in legno rimovibili per dare forma al campo da gioco: strutture che «andrebbero ad arricchire il paesaggio naturale e non a snaturarlo».
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