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Il TAR “boccia” il ricorso contro la discarica di rifiuti speciali alle ex Cave di Casorezzo

I Comuni e il Parco del Roccolo attendono ora la sentenza del TAR sul ricorso presentato dagli agricoltori per valutare i prossimi passi

manifestazione cava solter

Il ping pong nelle aule della giustizia amministrativa va avanti ormai da anni con alterne fortune. Venerdì 24 febbraio, però, la sentenza della Sezione Terza del TAR per la Lombardia che “boccia” il ricorso del Parco del Roccolo e dei Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo contro il progetto per una discarica di rifiuti speciali alle ex Cave di Casorezzo è arrivata comunque come un fulmine a ciel sereno per il parco locale di interesse sovracomunale e per le due amministrazioni, che ora attendono l’esito del ricorso presentato dagli agricoltori per poi valutare i prossimi passi

«Siamo certamente rammaricati ma rimaniamo convinti della bontà delle nostre ragioni, forti del sostegno del territorio – sottolineano il presidente del Parco del Roccolo Matteo Modica, il sindaco di Casorezzo Pierluca Oldani e la prima cittadina di Busto Garolfo Susanna Biondi -. Attendiamo ancora la decisione sul ricorso presentato dagli agricoltori, in cui é intervenuto anche il PLIS del Roccolo, per decidere le future azioni. La nostra posizione non cambia, così come l’impegno a tutela del territorio».

Territorio che, peraltro, anche questa volta si era schierato compatto contro il progetto per la discarica di rifiuti speciali: tutti i Comuni dell’Alto Milanese e i Comuni di Ossona, Mesero e Corbetta avevano infatti deciso di intervenire ad adiuvandum nel ricorso per sostenere le ragioni dei Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo, del Parco del Roccolo e degli agricoltori, la cui richiesta di annullamento delle autorizzazioni rilasciate per la terza volta da Città Metropolitana è stata discussa in aula lo scorso 14 febbraio.

Il “no” che da anni arriva da cittadini, amministrazioni, comitati e parco, però, almeno per ora non è bastato a fermare l’iter per la discarica. E ora a dettare le prossime mosse sarà la sentenza relativa al ricorso presentato dagli agricoltori: se anche in questo caso dal TAR dovesse arrivare conferma delle ragioni esposte dall’azienda promotrice del progetto e dalla Città Metropolitana di Milano, Comuni e parco potrebbero optare per un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato con la sentenza di primo grado.

Foto d’archivio

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Febbraio 2023
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