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A Rescaldina opposizioni sul piede di guerra: «La maggioranza evita il confronto nelle commissioni»

Vivere Rescaldina respinge le critiche delle minoranze e assicura il massimo sforzo per consegnare i documenti con anticipo rispetto alle commissioni

comune di rescaldina

Opposizioni sul piede di guerra a Rescaldina per le modalità di gestione delle commissioni consiliari, al centro di una polemica – non la prima negli ultimi anni – innescata soprattutto dai tempi formalmente corretti ma “stretti” per la consegna dei documenti. Pietra dello scandalo, stavolta, è stata l’ultima seduta della commissione congiunta Lavori pubblici e Affari generali, per la quale la documentazione è stata consegnata in zona Cesarini spingendo il Movimento 5 Stelle a disertare la riunione e il centrodestra, che pure vi ha preso parte, ad alzare la voce.

«Come spesso accade, anche questa volta il materiale inerente la commissione congiunta urbanistica-lavori pubblici/affari generali viene inviato alle opposizioni sul filo di lana del limite minimo consentitoprotestano i pentastellati -: tante e tante pagine di norme, tabelle e tariffe da analizzare, ricevute 27 ore prima dell’ inizio della commissione, che per chi la politica non è un lavoro, diventa tempo zero. Tutto legale e a norma, ma decisamente poco in linea con lo spirito partecipativo che dovrebbe animare una pubblica amministrazione. È evidente che il contributo da parte delle opposizioni ai lavori di commissione in queste condizioni diventa nullo, ed è altrettanto evidente che probabilmente questo sia il fine di tali tattiche da vecchia politica, in cui l’interesse dei cittadini non rientra tra gli obiettivi di chi invece dovrebbe amministrare per il bene di tutti. Per questo motivo, abbiamo deciso che non parteciperemo né ai lavori della commissione né alla conferenza dei capigruppo in cui si pianificherà il relativo consiglio comunale. A volte, la difesa delle libertà passa anche attraverso il non farsi trattare da figuranti in monologhi presentati come dialoghi».

Sulla stessa linea il centrodestra, che parla di «strategia per evitare il confronto con le opposizioni ormai nota e consueta» e di «comportamento che rende difficile, se non impossibile, approfondire con la dovuta serietà i diversi temi in discussione» e sottolinea gli appelli già rivolti al presidente del consiglio comunale proprio relativamente alle commissioni. «A nulla sono valse le nostre proteste, anche quando si è trattato di argomenti per i quali la mancanza di informazione e di conseguenza l’impossibilità di affrontare un serio dibattito e un confronto aperto ha fatto sì che importanti decisioni venissero di fatto prese unilateralmente della maggioranza. Eppure, val sempre la pena ricordarlo all’amministrazione Vivere Rescaldina, le opposizioni rappresentano numericamente la maggioranza dell’elettorato rescaldinese, alla quale, per tramite dei suoi rappresentanti, un buon governante dovrebbe sentirsi in dovere prestare molta attenzione ed ascolto. Forse gli attuali amministratori pensano che sia sufficiente scrivere un programma nel quale concetti come partecipazione e collaborazione ricorrono una ventina di volte ciascuno dimenticando, o fingendo di dimenticare, che partecipazione e collaborazione si realizzano praticando una condotta che le renda possibili. Forse questa amministrazione dimentica, o finge di dimenticare, che lo strumento necessario per partecipare e collaborare è la trasparenza senza la quale non è possibile conoscere, proporre e controllare. È forse questa la ragione per la quale, nelle oltre 20 pagine del suo programma, Vivere Rescaldina usa la parola trasparenza solo in due occasioni? Stigmatizziamo ancora una volta il comportamento dell’amministrazione Vivere Rescaldina, siamo concordi con la posizione espressa da MoVimento 5 Stelle anche se abbiamo preso parte alla commissione. Per il resto continueremo ad agire secondo il mandato conferitoci dai nostri elettori, non saranno certo simili espedienti a impedircelo».

Critiche, quelle delle opposizioni, che sono state però respinte al mittente dai presidenti delle due commissioni “incriminate”.  «All’ordine del giorno della commissione c’era il rendiconto dell’anno 2021 (documento corposo e difficile ma consegnato l’8 aprile scorso), una proposta di convenzione con Città Metropolitana (piccole modifiche solo formali a una convenzione già nota e discussa in merito alle procedure concorsuali), la proposta per discutere di revisione di statuto e regolamento (due facciate), il regolamento TARI e la proposta delle nuove tariffe (20 pagine in gran parte già note dagli anni scorsi), il piano economico TARI composto da una quarantina di pagine – spiegano Michele Cattaneo e Daniel Schiesaro -. È vero, si può non avere il tempo di leggere tutto, ma la riunione di commissione serve appunto anche per presentare gli argomenti ed i documenti anche alla presenza dei tecnici comunali presenti per illustrare ed approfondire il tutto. Non è la prima volta che l’argomento dei tempi di consegna del materiale viene affrontato ed assicuriamo che si fa di tutto per fare avere il materiale con anticipo maggiore delle 24 ore previste, gli uffici inviano il materiale appena disponibile e purtroppo spesso si arriva a ridosso delle 24 ore ma lo sforzo è quello di consegnare sempre documenti il più possibile completi, scevri da errori o refusi».

«Noi presidenti, insieme ad assessori e tecnici siamo sempre stati disponibili a riconvocare le commissioni se, dopo la presentazione ed una prima discussione, si ritenesse di dovere approfondire e sviscerare i diversi argomenti – aggiungono Cattaneo e Schiesaro -. Lo abbiamo sempre proposto e nessun consigliere ha mai chiesto riconvocazioni o approfondimenti in commissione. Continueremo a cercare maggiore anticipo nella messa a disposizione dei documenti, serve anche a noi poterli vedere prima, ma sappiamo anche che questo gioco al rilanciare sempre, al dire che non c’è trasparenza e partecipazione non avrà mai fine perché le opposizioni non stanno facendo altro che giocare il gioco delle parti. Basti pensare che il centro destra ha presentato le sue proposte per il PNRR alla stampa, con i volantini in piazza, ma ci risulta essersi dimenticato (?) di protocollarle in Comune per poterle discutere in commissione».

A non piacere alla maggioranza, però, è soprattutto la scelta del M5S di “disertare” la prossima riunione dei capigruppo. «È un peccato non esserci, auspichiamo che Oggioni, se non impegnato fuori Rescaldina, ci ripensi – concludono i presidenti delle commissioni -. Scegliere di non partecipare è un po’ come rinunciare al diritto di parola e scegliere di non giocare quella partita per cui i cittadini hanno votato ognuno di noi. Forse proprio i cittadini che ci hanno scelto come loro rappresentanti chiedono di smettere questo gioco che ha portato persino a votare “no” alla riqualificazione degli impianti sportivi (questo il centrodestra, il Movimento non era presente al consiglio), forse è ora di smettere di giocare e cominciare a pensare ed entrare nel merito dei problemi, quelli veri, delle nostre Rescalda e Rescaldina».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Aprile 2022
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