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Carol Maltesi uccisa e fatta a pezzi, i vicini: «Sognava di trasferirsi in Olanda insieme al figlio»

Carol Maltesi, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe stata uccisa e fatta a pezzi da un vicino che abitava come lei in una casa di corte a Rescaldina

Rescaldina omicidio

Una donna fragile, riservata, che sognava di trasferirsi in Olanda, dove viveva suo padre, insieme al figlio nato da una relazione che lei stessa definiva burrascosa. Poche parole, quelle dei vicini ancora increduli e sotto shock, per descrivere una vita spezzata nel sangue: la vita di Carol Maltesi, la 27enne italo-olandese di Rescaldina il cui corpo è stato ritrovato fatto a pezzi in un dirupo a Borno, in Valcamonica.

La donna si era trasferita poco meno di un anno fa in una casa di corte via Barbara Melzi dove poco dopo sarebbe andato ad abitare anche Davide Fontana, l’uomo che sarebbe diventato il suo carnefice, un vicino di casa 43enne reo confesso. L’omicidio sarebbe stato commesso proprio in uno dei due appartamenti dove abitavano lei e il suo assassino. La vittima aveva lavorato come commessa in un negozio del centro commerciale di via Togliatti: «Non avevamo un rapporto confidenziale, la vedevo solamente entrare e uscire ogni tanto – racconta Sara Medici, vicina di casa della vittima e dell’assassino -: Carol era molto riservata, a volte i bambini giocavano insieme ma mi ero accorta che da un po’ di tempo suo figlio non veniva più. Vedevo lui (l’assassino, ndr) ma non mi sono mai posta il problema di chiedergli dove fosse Carol perché non parlavamo molto, sapevo che si conoscevano perché a volte li ho visti uscire uno dall’appartamento dell’altro. Mi era sempre sembrato un ragazzo come tanti altri, gentile e disponibile, ma non lo conoscevo molto».

«Non vedevo Carol almeno da novembre, l’avevo conosciuta perché era interessata ad un trattamento estetico che io faccio – aggiunge sua cugina Sefora Medici -. L’avrò vista in tutto quattro o cinque volte e non parlavamo molto, era una ragazza molto particolare, era fragile, mi faceva molta tenerezza perché era molto sensibile e si vedeva. Mi aveva detto di aver avuto una relazione burrascosa e la faceva soffrire il distacco dal figlio, il suo desiderio sarebbe stato andare a stare insieme a lui dal padre ad Amsterdam».

Rescaldina omicidio

Il vicino di casa che ora dovrà rispondere dell’omicidio di Carol Maltesi, ricostruito con dovizia di particolari da Brescia News (www.bsnews.it / Brescia news), si era presentato ieri, lunedì 28 marzo, ai Carabinieri offrendo informazioni sulla donna che da subito sono risultate contraddittorie agli occhi degli inquirenti rispetto a quanto emerso fino a quel momento dalle indagini. Magistrato e inquirenti hanno quindi sottoposto all’uomo una serie di contestazioni anche durante l’interrogatorio della scorsa notte alla presenza del suo legale, portandolo a confessare l’omicidio e l’occultamento del cadavere «avvenuto a gennaio 2022 – come riporta Brescia News -, prima riponendolo in un congelatore nella casa della stessa vittima e poi, una volta fatto a pezzi, gettandolo nel dirupo di montagna».

Le indagini in queste ore si sono concentrate sulla casa di corte di Rescaldina dove vivevano la vittima e il suo assassino, con la Scientifica e i Carabinieri che hanno ispezionato i loro appartamenti e le loro auto. I locali e i mezzi sono ora stati sottoposti a sequestro penale.

Donna uccisa e fatta a pezzi, indagini in una casa di corte a Rescaldina

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Marzo 2022
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