La professoressa Marina Calloni, nata e cresciuta a Dairago, è stata insignita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di “Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana”. Il riconoscimento è stato conferito dalla più alta carica dello Stato con un proprio decreto lo scorso 27 dicembre.

Calloni, professoressa ordinaria di Filosofia politica e sociale all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ha posto al centro della sua attività di insegnamento e di ricerca i temi dei diritti umani, dell’equità fra generi e generazioni e del contrasto contro ogni forma di violenza e di discriminazione. Ha fondato “ADV – Against Domestic Violence”, il primo centro universitario in Italia dedicato al contrasto alla violenza domestica, ed è ora responsabile del progetto nazionale “UNIRE – Università In Rete contro La Violenza”, finalizzato alla costituzione di una rete di università italiane ed europee per il contrasto alla violenza di genere. Lo scorso anno ha fatto parte della task force guidata da Vittorio Colao che ha lavorato alla ripartenza economica nella Fase 2 dopo il lockdown primaverile.

“La sua attività accademica è da sempre animata da un profondo e concreto impegno civile, che l’ha portata a fornire il suo prezioso ed autorevole contributo a istituzioni italiane e sovranazionali, lavorando per molti anni all’estero – sottolinea il sindaco di Dairago, Paola Rolfi -. L’onorificenza conferitale dal Presidente della Repubblica è il meritato riconoscimento di questo impegno, della sua passione civile e dei suoi talenti, che generosamente mette a disposizione della comunità italiana ed internazionale, affrontando tematiche di estrema importanza per la costruzione di una società più equa e giusta. Questo riconoscimento è motivo di orgoglio per tutta Dairago, la comunità in cui Marina Calloni è nata, cresciuta e che porta sempre nel suo cuore. A nome di tutta la comunità dairaghese, esprimo alla professoressa Calloni i più vivi complimenti e una profonda riconoscenza per la sua attività rivolta al rispetto dei diritti fondamentali e della dignità umana”.