Candelora: tre giorni di gioia e condivisione per la contrada Legnarello
Tanti i curiosi che, già dal mattino, hanno girato per le bancarelle di via Dante e Piazza SS. Redentore durante il giorno della Candelora

Come da tradizione il febbraio legnanese inizia con la Candelora, ricorrenza religiosa e sagra popolare anche conosciuta come “Festa del Caru Mi Caru Ti“, dove la contrada giallorossa festeggia la sua reggenza. La sagra affonda le sue radici nella tradizione popolare secondo la quale “Se c’è sole a Candelora dell’inverno semo fòra, ma se piove o tira vento de l’inverno semo dentro”, mentre per la Chiesa Cattolica è la festa della presentazione di Gesù al Tempio, che si conclude con la benedizione di ceri e candele nelle chiese.
Per l’occasione, la via Dante e la Piazza del SS. Redentore hanno ospitato le bancarelle con i “Firunat” di Tiracua, il mercatino “Shopping in my city” a cura dell’associazione Eventi e Comunicazioni Culturali e il banchetto dell’oggettistica della contrada di Legnarello. Tanti i curiosi che già dal mattino, complice il bel tempo, hanno girato per il mercatino di via Dante trovando leccornie, bigiotteria, vestiti e tanto altro.
La Candelora vista con gli occhi dei giallorossi
Per l’occasione la contrada giallorossa ha organizzato diversi appuntamenti per animare il weekend all’insegna della tradizione: dal Concerto della Candelora alla Chiesa del SS. Redentore con le colonne sonore della storia del cinema alla cena in maniero a base di polenta e bruscitti, per terminare domenica con la cerimonia dell’investitura religiosa della reggenza e l’esposizione dei gonfaloni storici di contrada al maniero.
L’importanza della Candelora per la contrada è stata ricordata anche dal gran priore Alessandro Mengoli al termine della cerimonia dell’investitura. «La Candelora è una festa di popolo il cui aspetto fondamentale è la condivisione – ha detto Mengoli – e allora voglio sottolineare tre momenti che, secondo la contrada, rappresentano questo momento. Il primo è la Chiesa gremita per il Concerto della Candelora, a dimostrazione che nonostante la frenesia dei nostri impegni le tradizioni rimangono sempre nella nostra storia. Il secondo è la benedizione del nuovo gonfalone che è il simbolo per eccellenza in cui si identifica la contrada e in cui noi ci identifichiamo, e il terzo è la consegna del Premio della Bontà».
Per i contradaioli la Candelora significa festa in famiglia e gioia del ritrovarsi. «È un momento per stare tutti insieme, – hanno detto Ludovica e Milena – e si crea un’atmosfera di famiglia per tutti i tre giorni della Candelora. Questa per noi è la festa più importante, sia perché si festeggia la nostra reggenza sia perché è simbolo di unione e di grandi emozioni. Quest’anno a maggior ragione, visto che abbiamo colto l’occasione per presentare il gonfalone nuovo».
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