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 AAA cercansi firme per chiedere un consiglio comunale dedicato ad Accam

L'appello parte dal consigliere comunale del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, che si rivolge sia ai colleghi di minoranza che di maggioranza per portare al centro del parlamentino legnanese la discussione sull'inceneritore di Borsano

Accam Legnano

AAA cercansi firme per chiedere un consiglio comunale dedicato ad Accam. L’appello parte dal consigliere comunale del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana che si rivolge sia ai colleghi di minoranza che di maggioranza per portare al centro del parlamentino legnanese la discussione sull’inceneritore di Borsano, sul quale – avverte – «sono in corso manovre strane e difformi dalle linee di indirizzo dettate dal Consiglio Comunale». E’ recente la lettera inviata a cap holding da un gruppo di sindaci guidati dal primo cittadino di Legnano, Lorenzo Radice, per chiedere il coinvolgimento della società che gestisce i depuratori di una vasta area della Lombardia, con grandi quantità di fanghi da smaltire, sulla quale il consigliere Brumana aveva chiesto chiarezza: nell’ultimo consiglio comunale è stata respinta la richiesta di una commissione di inchiesta su Accam.

«La questione del dissesto dell’inceneritore – scrive il leader del Movimento dei Cittadini –  dell’accanimento con il quale si mantiene in vita questa società, delle responsabilità di chi ha dissipato il suo capitale, delle scelte di politica locale dei rifiuti e della tutela degli interessi dei cittadini legnanesi è trattata mantenendo disinformato il consiglio. Occorre che il questo assuma informazioni in modo serio ed autonomo per poter assumere successivamente decisioni a ragion veduta».

Da qui la richiesta ai consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione «di leggere attentamente e di sottoscrivere la convocazione del Consiglio, estendendo l’invito al presidente del consiglio di amministrazione di ACCAM e all’amministratore unico di AMGA a presenziare in qualità di relatori, tralasciando per un attimo le piccole cose e il confronto polemico». Per la convocazione occorrono quattro firme da aggiungere a quella di Franco Brumana. Un appoggio è già arrivato ed è quello del consigliere comunale Franco Colombo, bisogna ora vedere se anche il centrodestra, che ha già votato a favore di una commissione di inchiesta su Accam, consideri quella dell’inceneritore una priorità da portare in consiglio comunale senza attendere i tempi della maggioranza che prevedono prima la discussione in commissione sostenibilità e incontri con i tecnici.

«Confido che i colleghi consiglieri sappiano dimostrare in modo adeguato il doveroso senso delle istituzioni – conclude il proponente –  la capacità politica, lo spirito innovativo, che dovrebbe caratterizzare i numerosi giovani consiglieri, e il rispetto dell’art 12 dello statuto che dispone : “Ogni consigliere rappresenta l’intera comunità ed esercita le sue funzioni senza il vincolo di mandato “ quindi senza attenersi in modo acritico ad interessi e agli ordini dei partiti”».

Di seguito la richiesta da sottoscrivere e presentare al presidente del consiglio comunale di convocazione del consiglio, ai sensi dell’articolo 26 del regolamento

La questione del salvataggio di ACCAM , del prolungamento dell’attività dell’ inceneritore di questa società e della politica dei rifiuti del Comune di Legnano risulta oggetto di un’ intensa attività da parte di AMGA e del sindaco di Legnano.
Il sindaco di Legnano, unitamente ad altri 8 sindaci, ha addirittura preso contatto con Cap Holding spa, chiedendo a questa società un diretto coinvolgimento nella gestione locale dei rifiuti.
AMGA ha predisposto e diffuso una manifestazione di interesse, che prevede la dilazione della chiusura dell’impianto non prima dei prossimi 12 anni e la costituzione di una nuova società, denominata per ora genericamente NEWCO, che dovrebbe rilevare l’azienda di ACCAM ed i i suoi debiti.
Alla NEWCO dovrebbero partecipare con il 38% del capitale ALA e con il 20% del capitale AGESP.
AMGA ha previsto che ALA, società interamente controllata, corrisponderà la sua quota di capitale sociale in una misura non precisata e che dovrà comunque essere adeguata alle esigenze, che emergeranno.
Ha inoltre previsto che ALA concorra con AGESP in un finanziamento da definire e comunque che potrà arrivare sino a 5.500.000 euro sotto forma di anticipazione dei corrispettivi dello smaltimento dei rifiuti.
Infine AMGA ha previsto il rilascio da parte della stessa o di ALA di fideiussioni alle banche a garanzia di finanziamenti non precisati, ma pari a diversi milioni di euro.
Questa manifestazione di interesse ha subito successivi aggiornamenti e da ultimo ha previsto un ulteriore finanziamento da parte solamente di ALA di 5.500.000 euro con la restituzione entro 10 anni
L’impegno di AMGA nel salvataggio in extremis di ACCAM non è contrastato dal sindaco di Legnano, che anzi ha deciso di rinnovare l’incarico dell’attuale amministratore unico di AMGA proprio al fine di consentirgli di portare a termine questo progetto, come il sindaco ha dichiarato nell’ intervista alla Prealpina, pubblicata il 2 gennaio 2021.
I comportamenti del sindaco e di AMGA risultano in contrasto con gli atti di indirizzo dettati dai consiglio comunale.
Nella delibera consiliare numero 123 del 25 ottobre 2016 era stata prevista la chiusura dell’attività di ACCAM entro il 31/12/2021.
Inoltre era stata decisa “l’acquisizione di elementi di conoscenza certa al fine di assumere decisioni consapevoli e responsabili sul futuro dell’azienda” in quanto le informazioni disponibili si erano rivelate insufficienti e inattendibili.
In particolare il consiglio comunale in questa deliberazione aveva fatto riferimento alle informazioni sulle possibili azioni di risarcimento dei danni per la perdita del capitale sociale.
Nella successiva deliberazione 118 del 19 novembre 2018 il consiglio comunale ha modificato i precedenti indirizzi solamente con la dilazione della chiusura dell’inceneritore al 2027, sulla base di un piano industriale predisposto da ACCAM .
È evidente che questi indirizzi non sono stati rispettati né dal sindaco né da AMGA .
L’esigenza di informazioni si è nel frattempo accentuata perché ACCAM non ha presentato il bilancio 2019 e ha aggravato la sua situazione al punto da subire un pignoramento e da dover ricorrere a un finanziamento di 3.500.000 euro da parte di ECOERIDANIA . Inoltre ACCAM ha perso la qualifica di società in house e quindi la possibilità di usufruire dell’affidamento diretto dello smaltimento dei rifiuti da parte dei soci, che ora debbano ricorrere a gare pubbliche.
Ciò premesso e considerato che l’articolo 24 regolamento del consiglio comunale prevede il diritto dei consiglieri di ottenere dagli uffici e dalle società partecipate tutte le informazioni e le documentazioni In loro possesso, i sottoscritti consiglieri comunali
chiedono che vengano acquisiti e trasmessi ai consiglieri comunali il bilancio del 2019 di ACCAM, anche se non ancora approvato, la manifestazione di interesse di AMGA , sia nel suo testo primitivo che negli aggiornamenti che si sono susseguiti, i verbali delle assemblee e dei comitati di controllo analogo di AMGA e di ACCAM del 2020, nonché l’ ulteriore documentazione e le informazioni riguardanti il finanziamento erogato ad ACCAM da ECOERIDANIA ,il contratto con EUROPOWER , la contestazione a questa società della responsabilità per l’incendio avvenuto all’inizio del 2020, gli accordi transattivi proposti ad EUROPOWER e i contatti con CAP HOLDING.

I firmatari chiedono inoltre che ai sensi dell’articolo 26 del regolamento venga disposta la convocazione urgente del consiglio comunale, con invito al presidente del consiglio di amministrazione di ACCAM e all’ amministratore unico di AMGA a presenziare in qualità di relatori per riferire informazioni e valutazioni sui seguenti temi:
-attuale situazione economica e patrimoniale di ACCAM ed esistenza o meno dei requisiti minimi per la continuità aziendale
– interesse pubblico del Comune di Legnano a consentire che AMGA o ALA impieghino capitali considerevoli per la costituzione della NEWCO , per i finanziamenti ad ACCAM e alla NEWCO e per le fideiussioni da prestare alle banche al fine di permettere alla NEWCO di ottenere ulteriori finanziamenti
– individuazione delle responsabilità personali per le perdite subite da ACCAM e azioni mirate a ottenere il conseguente risarcimento
– rapporti con Cap Holding e scelta di questa società senza alcun preventivo bando pubblico e senza il confronto tra possibili diverse alternative nel rispetto dei principi di pubblicità trasparenza e non discriminazione
– contatti , proposte e fatti riguardanti la trattativa con Cap Holding
– ragioni del finanziamento concesso da ECOERIDANIA
– prezzi applicati allo smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri provenienti da ECOERIDANIA e non conformità degli stessi alla tariffa praticata nei confronti di altre imprese
– addebito di responsabilità ad Europower per l’incendio e trattativa con questa società per una transazione, che prevede anche la risoluzione anticipata del contratto di servizio in essere al fine di conseguire ingenti riduzione dei costi
– congruità del canone annuo corrisposto e da corrispondere al Comune di Busto Arsizio per la locazione del terreno o per la concessione del diritto di superficie
– rischi ambientali e per la salute pubblica con particolare riferimento alle malattie respiratorie, cardiovascolari e tumorali nell’ area di ricaduta delle sostanze emesse dall’inceneritore.

I firmatari chiedono infine che l’ordine del giorno della seduta del consiglio comunale preveda:
-le relazioni del presidente del consiglio di amministrazione di ACCAM e dell’amministratore unico di AMGA;
– la discussione conseguente con le richieste di chiarimenti ;
-le repliche dei relatori e dei consiglieri comunali ;
-la seguente mozione:
“Il consiglio comunale , richiamato quanto esposto nella premessa della richiesta di convocazione dell’odierna seduta,
impegna il sindaco :
-a rispettare gli indirizzi già dettati dal consiglio comunale finché non ne saranno decisi altri; a disporre consulenze, con facoltà anche ispettive nell’ambito del controllo analogo nei confronti di ACCAM, affinché i consulenti riferiscano sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale di questa società, sui rischi per AMGA nel salvataggio proposto dalla sua manifestazione di interesse , sulle possibili alternative al trattamento dei rifiuti tramite l’inceneritore di ACCAM, sia nel breve termine che in seguito, ed infine sui rischi per l’ambiente e per la salute pubblica nel territorio di Legnano derivanti dalla continuità di esercizio dell’inceneritore per ulteriori 12 anni”.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Gennaio 2021
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