Dopo l’esposto alla Magistratura presentato dai parenti degli ospiti della RSA Accorsi, preoccupati nell’aprile scorso per la presenza di un focolaio epidemico, dopo la richiesta per rimuovere dagli incarichi i gestori della KCS Caregiver, in serata l’avv. Franco Brumana, legale del Comitato dei famigliari, ha depositato al Commissariato della Polizia di Stato di Legnano una denuncia/querela.

In dodici pagine, l’avvocato legnanese ridisegna la vicenda che ha portato la struttura sulle cronache nazionali sia per una lunga serie di decessi dovuti al coronavirus, sia per la mancanza di adeguati dispositivi di protezione per il personale, sia per lo stato di abbandono in cui sono stati lasciati gli ospiti, sia infine per l’assenza di dialogo con i famigliari.

La denuncia/querela è stata promossa nei confronti di Giancarlo Terraneo e del dott. Guido Sacchetti, ritenuta certa la loro responsabilità penale, ma anche nei confronti di tutti coloro che risulteranno responsabili per tutti i reati che l’autorità giudiziaria vorrà ravvisare nei fatti esposti.

Alla denuncia circostanziata in 12 pagine con testimonianze di alcuni parenti riuniti nel Comitato sono state altresì allegate 52 pagine, con servizi giornalistici che hanno trattato l’argomento, cartelle sanitarie, immagini che documentano il materiale protettivo assegnato agli operatori, l’esposto dei parenti che aveva aperto la vicenda giudiziaria.

Ricordiamo che da una decina di giorni il dottor Luca Secchi è stato nominato capo area di KCS Caregiver, che ha preso in carico la gestione della struttura sanitaria. Con lui i parenti hanno già avuto un confronto definito positivo. Alla struttura, inoltre, è stato assegnato un medico della Protezione civile nazionale con un incarico, tuttavia, a tempo determinato.