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Villa Arconati Fair pronta a riaprire al pubblico, restaurata

Villa Arconati-FAR quest’anno riapre nel week-end del 21 e 22 marzo, in corrispondenza dello “sbocciare” della Primavera. 

Dopo una breve chiusura invernale, utile per proseguire alcuni interventi di recupero e restauro, Fondazione Augusto Rancilio è pronta a riaprire le porte (o meglio i portoni!) di Villa Arconati-FAR di Bollate per accogliere il Pubblico con grandi novità, tanti eventi, e nuove occasioni di vivere questo luogo incantato in modi sempre nuovi e unici.

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Riapre, restaurata, Villa Arconati Fair 4 di 8

PRIMAVERA A VILLA ARCONATI-FAR

Villa Arconati-FAR quest’anno riapre nel week-end del 21 e 22 marzo, in corrispondenza dello “sbocciare” della Primavera. Il tema dello scorrere del tempo è molto caro alla Villa: una leggenda narra che il palazzo abbia 365 finestre, come i giorni dell’anno… ma non è questa l’unica storia che si narra alla Villa!

Quest’anno saranno le quattro stagioni le protagoniste dell’apertura 2020 con quattro grandi “feste”, in cui il Pubblico potrà scoprire dove si trovano i riferimenti alle stagioni in villa e perché erano così importanti.

La prima grande festa, dedicata alla primavera, sarà proprio durante il week-end di apertura al Pubblico, dove il meraviglioso Giardino di Villa Arconati-FAR sarà assoluto protagonista!

I LAVORI DI RESTAURO

In seguito ai lavori di restauro promossi da FAR con il sostegno dell’Arch. Ranaldi della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, torna al suo antico splendore il maestoso Teatro di Diana, che i visitatori troveranno molto cambiato rispetto a come lo ricordavano. Nel corso del restauro sono state, infatti, ritrovate tracce delle cromie ottocentesche, molto differenti rispetto a quelle novecentesche: il progetto architettonico e decorativo ottocentesco prevedeva, infatti, una palette di cromie che richiamasse le tipologie di pietra che costituiscono la struttura, ovvero il serizzo, il ceppo, l’arenaria e il granito rosa. Queste sono, dunque, le cromie che il pubblico potrà ammirare, opportunamente studiate e ricollocate a seconda del progetto decorativo originario.

Le sculture raffiguranti le due ancelle di Diana sono in marmo bianco, conseguentemente anche l’imponente statua della dea, in gesso, simula questo materiale prezioso.

La differenza cromatica più evidente rispetto a quanto eravamo abituati a vedere si nota sulla parte alta della nicchia di Diana, dove non compare più la conchiglia di gusto barocco, sostituita dal cielo stellato ritrovato in corso di restauro: un riferimento diretto a Diana divinità della notte e della purezza.

Nel corso del restauro è stato, inoltre, possibile comprendere che nel corso dell’Ottocento il teatro è stato modificato strutturalmente: ne è stata, infatti, alzata la sommità inserendo sopra al timpano una meridiana. Per la prima volta dopo più di un secolo tornerà anche a funzionare il complesso sistema di giochi d’acqua del teatro, il più imponente e spettacolare di tutto il giardino storico!

Zampilleranno anche i giochi d’acqua della bellissima Fontana dei Tritoni di fronte a Diana, in marmo di Candoglia, realizzata su progetto del grande pittore e scultore seicentesco Camillo Procaccini.

Altro ambiente che torna al suo antico splendore ottocentesco è il Teatro di Andromeda, restaurato nel corso del 2019: sotto la ridipintura gialla novecentesca, è riemerso l’elegante affresco con ardite finte architetture, racemi floreali e conchiglie realizzato nel primo Ottocento. Anche nel Teatro di Andromeda sono tornati a funzionare i giochi d’acqua: dai seni della statua di Opi – la madre terra – un tempo sgorgava il vino nei calici dei nobili commensali…oggi invece zampilla acqua che rinfrescherà dalla calura estiva.

Lo spettacolare parterre delle ballerine, il giardino alla francese che fa da cornice all’imponente facciata sud della villa, torna alla raffinata eleganza del Settecento: il progetto di restauro ha, infatti, riportato sui due ettari di aiuole il disegno storico di Marc’Antonio Dal Re.

Affacciandosi dalla Sala da Ballo l’effetto ottico sarà davvero spettacolare! Il barocchetto settecentesco si dispiegherà davanti agli occhi dei visitatori, che potranno finalmente ammirare coi loro occhi cosa significa trovarsi al cospetto della «piccola Versailles di Milano».

Un grande lavoro di potatura è stato realizzato su tutte le carpinate del giardino storico, che con l’arrivo della primavera torneranno ad essere delle bellissime pareti verdeggianti che accompagneranno i visitatori a passeggio per il giardino.

Un altro imponente lavoro di potatura – il primo dopo almeno 30 anni – è stato realizzato sui carpini del Viale dei Leoni, il bellissimo viale alberato che conduce alla Villa. I visitatori, giungendo alla Villa, ora potranno apprezzare ancora di più il perfetto gioco di simmetrie che si crea.

Gli interventi di potatura non hanno solo un valore estetico ma mirano anche e soprattutto alla salvaguardia delle piante, che vengono costantemente monitorate da FAR, per tutelarne la salute.

In entrambe le giornate sarà possibile visitare il giardino con esclusive visite guidate che permetteranno di conoscere le storie e i segreti di questo luogo nell’incanto della primavera.

 

 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Marzo 2020
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