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Le cappelle del Rosario tornano all’antico splendore

Terminato il restauro delle 15 cappelle dedicate ai Misteri del Rosario, nel cortile del Santuario della Madonna delle Grazie...

(m. tajè) – Come nuove. Le cappelle del Rosario nel giardino attorno al Santuario della Madonna delle Grazie in Corso Magenta sono state sistemate e restaurate. I lavori si sono resi necessari per i problemi creati dagli agenti atmosferici e perchè, ormai, sono trascorsi 20 anni dalle ultime opere di manutenzione.

Le tre serie di cappelle ciascuna, dedicate ai Misteri del Rosario, Dolorosi, Gaudiosi, Gloriosi, vennero costruite nel 1894. Queste fanno da corona ad una cappella centrale, dedicata alla Madonna del Rosario che regge il Bambino, la cui edificazione fu promossa dalla nobildonna Barbara Melzi, canossiana. Originariamente affrescate dal pittore cremonese Bacchetta, nel 1930, ormai in pessime condizioni, furono ridipinte dal legnanese Gersam Turri grazie al “munifico impulso” del prevosto, Mons. Gilardelli e “alla generosità del popolo legnanese”. Per esprimere riconoscenza a quanti contribuirono alle spese per il restauro, ogni cappella reca impressa nel marmo la designazione nella parte superiore e la dedica nel basamento. Nel 1980, le immagini, nuovamente deteriorate, furono rifatte dall'artista Italo Peresson con la tecnica del mosaico a tessere vitree e si procedette ad una sistemazione del giardino che fu completata nel 1997.

Passati 20 anni dagli ultimi lavori, a maggio 2017, è partito il restauro delle cappelle. Oggi, sono tornate al loro storico splendore. Un altro tassello realizzato in virtù dell'impegno di mons. Angelo Cairati, prevosto che sta dedicando parecchie risorse alla sistemazione dei beni artistici religiosi parrocchiali. Ricordiamo infatti, in questi anni, la sistemazione del tetto sempre del Santuario,la nuova illuminazione interna della Basilica appena realizzata, il progetto per la deumidificazione sia della Basilica, che della chiesa di Sant'Ambrogio dove verrà altresì sistemato uno tra gli affreschi più famosi. A breve, previsti altri lavori al Santuario. Sarà interessata la facciata dove si interverrà sulle strutture che reggono i blocchi di marmo.

Come avvenne nel 1930, anche oggi non manca l'appello alla generosità dei fedeli. Infatti, più che mai attuale è una richiesta di aiuto economico. Per chi vuole contribuire con una offerta ecco il codice Iban IT 73E0558420211000000000896 intestato alla Parrocchia di San Magno presso la Banca Popolare di Milano agenzia 01201 filiale di Legnano. 


Un'immagine scattata durante la fase del restauro

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Agosto 2017
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