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West Nile virus, salgono a 12 i contagi nella Città Metropolitana

Le ultime segnalazioni, confermate dalla stessa Ats, riguardano tre anziani, di questi uno è residente a Vanzaghello

Ad oggi, sono 12 i casi di West Nile notificati sul territorio di ATS Città Metropolitana di Milano. Di questi due sono ricoverati all'Ospedale di Legnano. 

Tre sono le segnalazioni di positività scoperte casualmente, a seguito di controllo per donazione di sangue, in soggetti senza alcun sintomo. E le ultime segnalazioni, confermate dalla stessa Ats, riguardano tre uomini tra gli 80 e 74 anni e uno di questi è residente a Vanzaghello. 

Come ha precisato recentemente il dottor Paolo Viganò, alla guida del reparto di infettivologia di Legnano «il virus non è trasmissibile da uomo a uomo, le punture di zanzare sono infatti il principale mezzo d'infezione». Quindi il virus non è trasmesso dai migranti bensì da uccelli migratori.

L’uomo e altri mammiferi infettati sono considerati «ospiti accidentali a “fondo cieco”- precisano dall'Ats – cioè non sono in grado di trasmettere il virus, né attraverso le zanzare né attraverso il contatto con altre persone o animali. Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. L’unica possibilità di prevenzione è offerta dall’adozione di misure atte ad evitare le punture di zanzara e a contenerne la proliferazione».

In questi giorni di fine estate è stato riscontrata una positività al virus negli insetti presenti a Busto GarolfoLe azioni di disinfestazione sono state attivate non solo a Legnano, ma anche in tutti i comuni dell'Altomilanese proprio come ha fatto Nerviano.  

Come ricordato dall'Ats il periodo di incubazione, dal momento della puntura della zanzara infetta, varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. L'80% delle persone che entrano in contatto con il virus non presenta sintomi le persone a rischio sono gli anziani con più patologie. I sintomi più gravi si presentano raramente (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Settembre 2018
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