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Sicurezza a Rescaldina, il sindaco Ielo: “Vivere i luoghi è la vera soluzione”

L'amministrazione targata Vivere Rescaldina e Noi X ribadisce le differenze di visione con Fratelli d'Italia e Gioventù Nazionale

Un problema riconosciuto (il degrado della stazione di Rescaldina), ma due diverse visioni e due diverse strade per risolvere la situazione. E' quello che tiene a ribadire l'amministrazione comunale guidata da Gilles Ielo dopo il sit in di Fratelli d'Italia e Gioventù Nazionale. La maggioranza targata Vivere Rescaldina e Noi X tiene a sottolineare come la «concezione e idea di sicurezza sia diametralmente opposta, così come le soluzioni elaborate» dalle forze politiche di destra che hanno indetto la manifestazione e come, comunque, la questione della sicurezza non debba essere arrogata solo a una determinata parte politica.

"NESSUN PENDOLARE COINVOLTO IN EPISODI CRIMINOSI"  «La stazione di Rescaldina vive oggi sicuramente un grave stato di degrado, ma non riteniamo sia propriamente corretto parlare di un problema di sicurezza, se non addirittura di crisi – sostengono a una voce il neo sindaco Gilles Ielo e l'assessore alla Polizia Locale Gianluca Crugnola -. I dati delle forze dell’ordine ci confermano infatti che nessun cittadino o pendolare finora è stato coinvolto in alcun episodio e che tutti gli avvenimenti criminosi registrati si sono sviluppati nella sfera del consumo e spaccio di droga, coinvolgendo solo consumatori e spacciatori. Pur consapevoli dei disagi derivanti dalla presenza di questi soggetti, la criticità si sviluppa quindi sulla percezione di sicurezza, sicuramente alterata dall’alto grado di degrado». Una situazione, quindi, che si lega al problema di spaccio nei boschi.

[pubblicita] LE DIVERSE SOLUZIONI – Se l'assessore regionale alla sicurezza De Corato parlava di militari sui treni e fanteria nei boschi per risolvere la situazione della stazione ferroviaria, l'amministrazione comunale ha un'idea opposta. Come già spiegato, Ielo e la sua squadra puntano sì su un presidio, ma non militare, bensì della società civile. Nella pratica l'idea è quella di far sì che i cittadini si riappropino dei luoghi e li facciano vivere. Il progetto è quello di utilizzare i locali della ex biglietteria della stazione per riunioni delle associazioni, punto d'ascolto e anche ricevimento dell'amministrazione. La speranza di Ielo è quella di vedere realizzato il progetto, il cui iter era partito con l'amministrazione precedente, nel prossimo anno. Allo stesso modo, l'amministrazione vorrebbe far sì che la cittadinanza possa "riappropiarsi" dei boschi: in questo senso si muovono, tra le altre, le iniziative di gite in bicicletta o camminate nelle aree verdi. Nei prossimi anni dovrebbero arrivare anche 10 telecamere ai varchi d'ingresso della cittadina, dalla progettualità dell'accordo di programma con Auchan. «Vivere i luoghi è la vera soluzione al problema afferma il sindaco Ielo –. Nel momento in cui pongo, ad esempio, la fanteria nei boschi, ho sì, forse, un deterrente, ma appena questa se ne va, la situazione si ripresenta».

«Occorre poi essere ben consapevoli che il problema della stazione non è propriamente a carico dell’amministrazione comunale – spiegano il primo cittadino e l'assessore Crugnola -, in quanto l’area è di proprietà di Ferrovie sotto la diretta responsabilità proprio di Regione Lombardia, per le competenze di sicurezza e trasporti. Le scelte operate da questi attori negli ultimi anni, in primis la rimozione del personale ferroviario come i capistazione e della biglietteria, che nei primi  anni ha comportato anche la conseguente chiusura dei locali bar, non hanno fatto altro che agevolare l’avanzamento dello stato di abbandono attuale, da cui ora si può tornare indietro solo con azioni concrete e condivise, non di immagine e circostanza».

Redazione
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Pubblicato il 05 Settembre 2019
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