É il periodico comunale "Partecipare" la miccia che ha innescato lo scoppio dell'ultima polemica politica rescaldinese, una polemica tutta in salsa elettorale.

Nel ruolo di pomo della discordia tra il centrodestra e l'attuale amministrazione targata Vivere Rescaldina, l'edizione ormai prossima del giornalino, che viene distribuito bimestralmente ai cittadini, e lo stop alla pubblicazione di un numero speciale dedicato proprio all'ormai imminente tornata elettorale del 26 maggio. Il comitato di redazione, infatti, aveva proposto di dedicare un numero ad hoc del periodico alla presentazione delle liste in corsa per la poltrona più alta di Piazza Chiesa – ovvero Centrodestra Unito, Movimento 5 Stelle e Vivere Rescaldina -, per un costo complessivo di circa 3.500 euro: proposta però respinta, visto il parere contrario espresso dalla segretaria comunale. Parere che ha portato ad optare anche per una versione ridotta del numero ordinario in uscita, nel quale non compariranno articoli relativi alla politica.

[pubblicita] «La giunta nega questa opportunità – è l'affondo del segretario cittadino della Lega Ambrogio Casati, che parla di un vero e proprio «attacco» a "Partecipare" –. […] Sembra che "Partecipare" non debba informare i rescaldinesi sui programmi dei partiti in corsa per il Comune. Ma allora qual è la funzione di "Partecipare", se non esce in un'occasione importante come questa?».

Il centrodestra si è anche rivolto ad un legale, che ha fornito «una risposta sostanzialmente contraria a quella della segretaria comunale, in base alla quale nulla osta all'uscita del numero di "Partecipare" cosi come originariamente previsto dallo stesso comitato di redazione». E con questo parere l'intenzione annunciata da Casati è quella di «far valere le nostre ragioni in difesa di "Partecipare" – immaginiamo che anche altri cittadini, affezionati lettori o editorialisti siano con noi – in tutte le sedi deputate».

Non solo: il segretario del Carroccio non ha nascosto la sua contrarietà anche all'idea della pubblicazione in versione ridotta del numero ordinario del periodico, che definisce «il modo migliore per sperperare i soldi dei cittadini rescaldinesi».

«La segretaria comunale ha chiarito che non è possibile procedere alla pubblicazione di un numero speciale dedicato alle elezioni – replica il sindaco Michele Cattaneo –. I Comuni per legge sono tenuti nel periodo prima delle elezioni, quindi dalla convocazione dei comizi elettorali in poi, a fare solo comunicazione istituzionale, mentre della propria comunicazione deve occuparsi ciascun partito. Questo ci ha fatto riflettere anche sul numero ordinario in uscita, destinato a sua volta alla pubblicazione nel periodo successivo alla convocazione dei comizi elettorali, per il quale erano previsti anche contenuti politici, che non rientrano nella comunicazione istituzionale. Secondo il parere della segretaria comunale, è possibile procedere con la pubblicazione del giornalino, ma con l'esclusione degli articoli che riguardano la politica. Diversamente, peraltro, il periodico sarebbe uscito in un periodo di "salvaguardia" con articoli di due parti politiche e non della terza in corsa per l'elezione, dal momento che non ci sarebbero stati articoli inviati dal Movimento 5 Stelle».