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San Giorgio, Lega contro via Roma e la pista ciclabile di via del Campaccio

Il capogruppo del Carroccio ha presentato due interrogazioni che saranno discusse durante la prossima seduta del Parlamentino cittadino

Il restyling della via Roma e la pista ciclabile di via del Campaccio a San Giorgio finiscono nel mirino di due interrogazioni della Lega, che saranno discusse durante la prossima seduta del Parlamentino cittadino.

VIA ROMA – L'operazione di riqualificazione di una delle principali arterie sangiorgesi è stata realizzata la scorsa estate per restituire «una certa linearità» alla strada, ed ha interessato il tratto compreso tra via Dante Alighieri, dove inizia la pista ciclabile, e le vie Mella e Manzoni, all'altezza della chiesa parrocchiale: lungo questa porzione della via Roma sono stati rimossi gli autobloccanti che componevano il manto stradale per essere sostituiti da asfalto rosso, sul modello di quanto già fatto nel tratto stradale che "abbraccia" piazza Mazzini. Durante i lavori, inoltre, è stato anche rimesso in quota il sistema di caditoie.

[pubblicita] Con la mozione il Carroccio punta il dito contro l'«omessa manutenzione del tratto di strada»: è li che per il Carroccio va ricercata la causa «del progressivo spostamento dei masselli dalla loro sede, e quindi del dissesto del piano stradale». Non solo: per il capogruppo consiliare Carlo Tatti, infatti, «lo stato di conservazione dei masselli costituenti la pavimentazione non ne giustificava nè è in grado di giustificare la rimozione con smaltimento del materiale, consentendone l'accatastamento e successivo riposizionamento in opera previa stesura di idoneo strato di sottofondo in sabbia». Insomma, secondo la Lega la scelta di «rimuovere e sostituire la pavimentazione esistente con conglomerato bituminoso è stata eseguita senza alcun raffronto tecnico-economico con quella di ripristinare la pavimentazione esistente» e l'appalto dei lavori è stato effettuato «in assenza di qualsiasi livello di progetto e di offerte alternative», con una procedura lecita ma in contrasto «con i principi generali dell'attività amministrativa e con i criteri di economicità, di efficacia, di imparzialità e di trasparenza». Infine, per il Carroccio «la scelta di utilizzare l’asfalto comporta un’evidente disomogeneità e stonatura rispetto all’ambiente circostante».

Ragioni per cui alla giunta il Carroccio chiede «se la mancata manutenzione del tratto stradale sia stata una precisa scelta amministrativa, o se se sia frutto di colposa omissione; chi debba essere ritenuto responsabile del danno conseguentemente arrecato alla struttura pubblica; chi debba essere ritenuto responsabile della scelta di procedere alla completa sostituzione del manto esistente con conglomerato bituminoso nel tratto di che trattasi, del danno economico conseguente alla più onerosa lavorazione, e del danno estetico inflitto alla zona centrale cittadina».

PISTA CICLABILE DI VIA DEL CAMPACCIO – Non solo la via Roma, però, al centro dell'attacco della Lega, ma anche la pista ciclabile di via del Campaccio, alla quale il Carroccio muove più di una critica dal punto di vista tecnico, anche sotto il profilo del rispetto delle normative. Inoltre, «non esiste alcun certificato di collaudo attestante la corretta esecuzione dei lavori – spiega Tatti – e quindi la percorribiità in sicurezza del tratto ciclabile in oggetto», e la pista ciclabile, inoltre, «è sistematicamente utilizzato a parcheggio durante le manifestazioni sportive».

Tra le perplessità del Carroccio, i futuri interventi per «la realizzazione di pavimentazione in asfalto, utilizzando il fondo stradale già realizzato», operazione per la quale «sarà necessario rimuovere e smaltire circa 375 mq di calcestre, ovvero sprecare ulteriore denaro pubblico in aggiunta all'inutile spesa già sostenuta per la fornitura e posa del medesimo materiale». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Marzo 2019
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