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Parcheggio stazione, Canegrate Insieme: “Comunicati velenosi a distanza di sicurezza”

La lista che sostiene l'amministrazione rivendica la bontà dell'accordo che ha chiuso la questione, visto come segno di responsabilità verso la gestione della cosa pubblica

Un «giochino dei comunicati velenosi a distanza … di sicurezza» piuttosto che un «dibattito, anche aspro, in consiglio comunale». E’ questa la tattica della lista di opposizione Cambiamo Canegrate secondo il gruppo che sostiene l’amministrazione, Canegrate Insieme. La “bordata” al gruppo di minoranza arriva dopo le critiche alla gestione della questione parcheggio della stazione a circa una settimana dalla seduta del parlamento cittadino in cui si è deciso il da farsi.

«Secondo loro – ripercorrono dalla maggioranza che guida Canegrate – il problema è stato risolto “troppo tardi”, però non provano a dire che cosa avrebbero fatto loro, qui ed ora! Cambiamo Canegrate lancia accuse più o meno velate al sindaco Roberto Colombo: “il buon amministratore è quello che risolve i problemi sul nascere, non che fa finta di nulla fino a quando è costretto volente o nolente a metterci una pezza …” Naturalmente di queste accuse non troverete traccia nella registrazione della seduta del consiglio comunale: sarebbero stati pesantemente sbugiardati, visto che è noto anche a loro, che hanno consultato le carte, quanto il sindaco Colombo e la passata amministrazione si siano adoperati per risolvere il problema (del quale non avevano nessuna responsabilità) già fra il 2012 e il 2017, tentando più volte la strada della permuta di terreni, considerati i vincoli imposti dal patto di stabilità».

«Facile ora, vagheggiare su tutto ciò che si poteva fare con i 430mila euro – concludono da Canegrate Insieme-. E allora diciamola tutta, non è affatto vero che questa amministrazione era “obbligata” a “metterci una pezza”. Potevamo far saltare la trattativa, allungare i tempi e farci belli con ben altre spese, alla faccia delle future amministrazioni alle quali avremmo lasciato il cerino acceso in mano. Ma il buon amministratore agisce come un padre di famiglia, che si cura del futuro dei propri figli. Buon governo significa prima di tutto lasciare un Comune in ordine e avere
riguardo per chi verrà dopo di noi, chiunque sia. Invece di lanciare accuse, di cui si dovranno pubblicamente scusare, i signori dell’opposizione dovrebbero ringraziarci. La politica, quella vera, non è il giochino infido dei comunicati, è la tutela degli interessi collettivi».

Redazione
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Pubblicato il 09 Ottobre 2018
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