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Rescaldina, Michele Cattaneo racconta i suoi 4 anni da sindaco

Momenti bui e felici, sfide e progetti per il futuro: un'intervista a tutto tondo per il "quarto compleanno" da sindaco di Michele Cattaneo

La porta dell'ufficio è aperta, lui è seduto al tavolo insieme ai due giovani liceali in alternanza scuola-lavoro che in queste settimane sono «l'ombra del sindaco». Ci aspetta così Michele Cattaneo, primo cittadino di Rescaldina "fresco" del suo quarto compleanno da sindaco. Quella porta rimarrà aperta per tutta la durata dell'intervista, e qualche cittadino si affaccerà anche "alla ricerca" del primo cittadino. Nel mentre, Michele Cattaneo ci racconta i suoi primi quattro anni da sindaco.

Quattro anni di mandato alle spalle, uno ancora da passare al timone di Rescaldina. Ci sarà un Cattaneo bis?

No, non intendo ricandidarmi. L'avevo detto sin da prima delle elezioni del 2014, e del resto il mandato unico era una delle condizioni per candidarmi. In questi anni ho fatto la scelta di fare il sindaco a tempo pieno chiedendo un periodo di aspettativa dalla mia professione di insegnante di matematica e scienze alla scuola secondaria di primo grado Aldo Moro di Saronno, e ringrazio di aver preso questa decisione perchè altrimenti, con tutto quel che è successo in questi anni, a risentirne sarebbero stati i miei alunni. Il mio lavoro di insegnante però a me piace e mi manca molto, e dieci anni di assenza renderebbero difficile la ripresa, cambiano troppe cose in così tanto tempo.
Escludo anche un mandato da assessore, finirei per diventare una presenza ingombrante e non sarebbe rispettoso verso il nuovo sindaco. Se chi sarà candidato vorrà, invece, sarò disponibile ad entrare in lista come consigliere, altrimenti nessun problema, continuerò comunque ad impegnarmi in "Vivere Rescaldina".

Chi sarà a raccogliere l'eredità di questi cinque anni alle prossime elezioni per la lista civica Vivere Rescaldina?

Ci sono più nomi possibili, il criterio principe sarà senz’altro dettato dalla continuità e dalla preparazione e disponibilità della persona. Il gruppo di Vivere Rescaldina comunque sta già lavorando alla nuova candidatura e soprattutto al coinvolgimento dei cittadini per la stesura del programma. Già cinque anni fa avevamo lavorato per scrivere il programma insieme ai rescaldinesi, ora per coinvolgerli abbiamo pensato di farli giocare.
Abbiamo realizzato una versione rescaldinese del monopoli che si chiama "Sindaco per un giorno", dove le caselle sono luoghi del paese, come ad esempio la stazione, il Bassettino o piazza Mercato, e i giocatori sono i componenti della giunta: ognuno ha un proprio budget e con quello deve formulare delle proposte per il paese. Il gioco dura un paio d'ore, al momento lo stiamo testando ma poi intendiamo pubblicizzarlo. In occasione della festa della lista civica a luglio pensiamo di creare dei tavoli di gioco che diventino dei "mini-laboratori" per raccogliere idee. 

Com'è stata fin qui l'esperienza da sindaco?

Valuto la mia esperienza molto positivamente, se mi guardo indietro posso dire che di strada ne abbiamo fatta tantissima, portando una serie di cambiamenti che penso siano visibili a tutti. Essere sindaco è una sfida bellissima, ma è anche una fatica immane, ci sono stati momenti in cui ho proprio fatto fatica a dormire.

Qual è stato il momento più buio di questi quattro anni?

Il momento più buio è stato quello culminato nell'arresto di un funzionario comunale (il riferimento è alla vicenda del funzionario che chiedeva prestazioni sessuali nel proprio ufficio in cambio di denaro e agevolazioni per ottenere alloggi popolari, per il quale a luglio 2017 è arrivata la sentenza di patteggiamento, ndr), durato in realtà per i primi due anni del mio mandato. Noi siamo stati eletti a maggio, a settembre sono andato in Procura a denunciare questa situazione e l'arresto è arrivato a novembre 2016, dopo due anni di indagini secretate. Lavorare per due anni insieme a chi era implicato pur sapendo cosa stava succedendo, a livello umano mi ha scavato dentro.

E il momento più bello?

I momenti belli in questi quattro anni sono stati tanti: il "no" ad Ikea, l'inaugurazione de La Tela, il Consiglio delle bambine e dei bambini, la consegna delle Costituzioni ai neodiciottenni ed ai nuovi cittadini, il premio Legambiente per il consumo di suolo, il premio Vassallo per la legalità. Tutte cose che ci sembra abbiano segnato bene il nostro stile.

Ikea è stata fermata, ma il progetto per l'ampliamento di Auchan è andato avanti

Auchan aveva già i diritti edificatori su aree verdi, noi abbiamo fatto spostare tutti i diritti edificatori su un parcheggio, ed è per questo che abbiamo vinto il premio "Salva il suolo" di Legambiente. Abbiamo preservato le aree verdi e abbiamo fatto in modo che esercitassero i loro diritti su un’area, che è il parcheggio, già compromessa. É stato un percorso difficile e lungo, perchè costa molto meno costruire su un'area verde che scavare un parcheggio sotterraneo sotto un parcheggio con il centro commerciale aperto e ampliare un centro commerciale. Certo, è un percorso che non è finito, ora ci sarà la fase regionale, ma ad oggi i terreni dove avrebbero potuto costruire lungo la via Marco Polo sono salvi. 

Quali sono le sfide che aspettano l'amministrazione in quest'ultimo anno di mandato?

Sicuramente la questione relativa alla discarica di Cerro Maggiore, alla quale ci stiamo approcciando a muso duro: il pensiero di portare anche solo un altro rifiuto lì è impossibile da accettare, anche perchè i rifiuti che vengono definiti non pericolosi non sono inerti, ma rifiuti non pericolosi in conseguenza delle concentrazioni di inquinanti. Senza contare che una volta ottenuta l'autorizzazione per la realizzazione di una discarica, il processo per il cambiamento dei codici di rifiuti conferibili è molto più rapido. Non vogliamo che diventi un'altra Cava di Casorezzo.
Nella prossima estate, poi, vedremo arrivare a compimento diversi progetti su cui abbiamo lavorato: 8 nuovi chilometri di piste ciclabili, finanziati tramite un bando regionale e un altro emanato dalla presidenza del consiglio dei ministri, e la ristrutturazione della Cascina Pagana. Siamo in attesa per giugno anche di una risposta per un bando europeo al quale abbiamo partecipato, finalizzato alla rigenerazione urbana e sociale delle case di edilizia popolare.
In generale, la sfida più grande sarà tentare di far vedere che ci può essere una politica bella e sana per il bene comune. E continueremo a lavorare come se dovessimo vincere le prossime elezioni: porteremo a compimento il PGT (il senso unico di via Matteotti si tramuterà in una riqualificazione della via con un forte rallentamento viario, ndr), costruiremo una nuova scuola materna a Rescalda in continuità con la scuola primaria, sulla base di un progetto studiato insieme alle maestre: al momento stiamo provando ad ottenere un finanziamento tramite bando, ma se anche non dovessimo avere successo l'opera sarà comunque realizzata. 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Giugno 2018
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