Disinstallare il Photored sul Sempione, annullare in autotutela le multe a chi non ha ancora pagato e, soprattutto, rimborsare quanti hanno già provveduto a pagare le sanzioni. Sono queste le richieste del Movimento 5 Stelle di Parabiago. Tre differenti mozioni che saranno discusse prossimamente dal consiglio comunale.

Tutto nasce da un dato di fatto: il sì del giudice di pace di Legnano ai ricorsi delle "vittime" del Photored di San Lorenzo, accolti in toto. Dietro questa decisione del giudice ci sono diverse motivazioni: la spira che dovrebbe rilevare la presenza di veicoli sulla corsia di sinistra non funziona correttamente, la segnaletica stradale in prossimità del semaforo risulta ambigua e manca una valida delibera in relazione all'installazione dell'impianto. Inoltre il giudice aveva deciso di trasmettere gli atti alla procura della Repubblica del Tribunale di Busto Arsizio per verificare l'eventuale presenza del reato di falso in atto pubblico.

«Dato l'esito che abbiamo visto – spiega il consigliere pentastellato Christian Vitali, che da mesi sta portando avanti la battaglia contro il "photored illegittimo" dentro e fuori il consiglio comunale – chiediamo innanzitutto un'ulteriore mozione per proporre, come già avevamo fatto a settembre 2017, la disinstallazione del photored in modo da dare un'altra possibilità di credibilità al consiglio comunale, per dimostrare di essere un'istituzione vicina ai cittadini e non dei meri "passacarte" del sindaco, uomo solo al comando. Oltre alla disinstallazione, poi, chiediamo l'annullamento in autotutela delle sanzioni di chi non ha ancora pagato e non ha presentato ricorso, ma soprattutto chiediamo il rimborso per tutti coloro che in buona fede hanno già provveduto a pagare le multe. Queste persone hanno pagato, di fatto, una multa fasulla. Il Comune ha incassato dei soldi che mai avrebbe dovuto avere, non gli spettavano. Ora aspettiamo di vedere come si comporterà il consiglio comunale. Invito cittadini e multati a partecipare alla seduta in cui se ne discuterà. Nel frattempo, la nostra raccolta firme contro il Photored sul Sempione va avanti».