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Photored sul Sempione, il giudice annulla le multe

Il giudice di pace ha inviato alcuni documenti alla Procura di Busto Arsizio per verificare l'eventuale sussistenza del reato di falso in atto pubblico

«Il giudice accoglie il ricorso e annulla il verbale di accertamento impugnato». Non lascia dubbi la sentenza del giudice di pace di Legnano pubblicata in questi giorni. Le "vittime" del Photored di San Lorenzo, posizionato sul Sempione, escono vincitrici dai ricorsi presentati in questi mesi.

Le motivazioni della scelta del giudice sono molteplici: la spira che dovrebbe rilevare la presenza di veicoli sulla corsia di sinistra non funziona correttamente, la segnaletica stradale in prossimità del semaforo risulta ambigua, manca una valida delibera in relazione all'installazione dell'impianto. E c'è di più: il giudice di pace di Legnano ha deciso di trasmettere gli atti alla procura della Repubblica del Tribunale di Busto Arsizio per verificare l'eventuale presenza del reato di falso in atto pubblico. Il perchè di questa scelta è da ricercarsi nella presenza di due documenti che attestano entrambi la conformità dell'impianto alla regola d'arte, ma con date diverse (28 marzo 2017 e 20 aprile 2017), rispetto ai quali secondo il giudice è impossibile verificare quale sia l'atto corretto. Proprio la documentazione del 20 aprile 2017, poi, «è stata depositata nel fascicolo in due copie, le quali presentano differenze nella firma e nel timbro».

A tutto questo si aggiunge una considerazione contenuta nella sentenza. La prima multa del Photored sul Sempione è stata emessa alle 00:05 del 18 maggio 2017, mentre la giunta ha approvato la delibera inerente alle 18:30 dello stesso giorno. «La procedura per il rilevamento delle infrazioni deve essere, in questa materia, corretta e trasparente – si legge nella sentenza – e la finalità quella di educare il cittadino alla prevenzione stradale, per garantire la sicurezza delle persone e della circolazione e non quello di fare "cassa"».

Le multe sono state annullate. Il Comune di Parabiago, dunque, dovrà restituire ai ricorrenti il contributo unificato di 43 euro, pagare gli onorari e le spese in favore del CTU.

Esulta per il risultato il Movimento 5 Stelle di Parabiago, che da mesi si batte sostenendo l'illegittimità del photored. «La sentenza rispecchia quanto è stato detto in consiglio comunale: tutte le motivazioni che avevamo presentato sono state accolte – commenta il consigliere pentastellato Christian Vitali -. Ora non è arrivato il momento per i consiglieri di maggioranza e per il sindaco, che hanno votato contro la proposta di disinstallare il photored per illegittimità, di dimettersi per manifesta incapacità? Parabiago non merita questa vergogna, ma qualcuno che la governi con capacità e giudizio. Il sindaco ha dimostrato di non conoscere le priorità della nostra città (e penso alla questione sicurezza, alla gestione della questione della casa di riposo comunale, alla rotonda di via Olona…). Pagheremo tutto questo nel lungo periodo. In questi anni il Movimento 5 Stelle a Parabiago si è dimostrato una forza politica concreta, seria e sempre sul pezzo. Ora mi auguro che l'amministrazione comunale chieda scusa, riconosca l'errore e annulli in autotutela le sanzioni. Noi – conclude Vitali -, fino a che il photored non verrà rimosso andremo avanti con la nostra battaglia e con la raccolta firme».

Redazione
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Pubblicato il 02 Febbraio 2018
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