Chiunque ha varcato la porta dell'aula consiliare ieri sera (mercoledì 12) non ha potuto non notare un cambiamento tra i banchi dell'opposizione. Cambiamo Canegrate ha abbandonato le sue sedute abituali in segno di disaccordo verso Forza Italia. La lista civica di centrodestra capitanata da Diego Conti non ha accettato la nomina della forzista Arianna Padula a presidente della commissione affari generali e finanze, avvenuta nei giorni scorsi con i voti della maggioranza. Non una parola sulla scelta di cambiare posto durante il consiglio comunale.

Ad aprire la riunione del parlamento cittadino un minuto di silenzio e un applauso in memoria di Mauro Sardella, sindacalista ed ex segretario del PD di Canegrate. Tema centrale della serata è stato l'assesstamento generale di bilancio per il 2017. Tre i principali ambiti di intervento su cui si concentrerà l'azione dell'amministrazione: la manutenzione, il riscatto dei lampioni da Enel e il rifacimento di via Magenta. Riguardo la manutenzione i lavori previsti dal Comune si concentreranno sul palazzo comunale (20mila euro), sulle scuole (15mila), sui centri sportivi (20mila), sull'arredo urbano di parchi e giardini (30mila) e sulla manutenzione straordinaria del verde (50mila). Ammonta a 183mila euro, invece, la cifra richiesta da Enel per il riscatto dei pali della luce da parte di Canegrate. L'amministrazione punta a ottenere un prezzo più favorevole e lo scopo, una volta riscattati i pali, è quello di sostituire gli attuali lampioni con nuovi strumenti a tecnologia led. Il terzo ambito di intervento previsto, infine, è quello della manutenzione stradale. Si partirà da via Magenta. La strada che collega il centro a Busto Garolfo verrà interamente riasflatata, dalla rotatoria di via Spluga fino al sottopasso. Coinvolti nell'intervento di riqualifica anche i marciapiedi. Contestualmente verranno eliminate le barriere architettoniche ancora presenti.

Per il plesso scolastico di via 25 aprile l'idea è quella di intervenire complessivamente, con un'operazione di riqualifica che non segua solamente l'ottica del «tappezzare le emergenze» come ha chiarito l'assessore all'istruzione Edoardo Zambon.