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“Il Palio e la città non possono rinunciare ad Alberto Oldrini”

15 Luglio 2019

Luca Bonini e Rino Franchi sono stati i due vice gran maestri che hanno accompagnato Alberto Oldrini nei suoi mandati da responsabile del mondo contradaiolo. Dopo la sua decisione di non ricandidarsi a gran maestro, ecco le loro considerazioni ricche di riflessioni.


Il mondo del palio, le contrade, la città  devono ringraziare Alberto Oldrini per quello che ha fatto in questi quattro anni. Nel ruolo di vice gran maestro, devo ammettere che non è stato facile gestire e collaborare con lui. Ci sono state discussioni, ma sempre costruttive. In lui colpisce la passione con cui ha ricoperto il ruolo. La stessa passione che gli veniva riconosciuta quando è stato reggente di contrada oppure dirigente dell'associazione Il Barbero. Senza passione, nel Palio, si cade in personalismi. Invece, in questi anni il movimento è cresciuto e soprattutto ne 2019 ha dimostrato di saper aggregare la città in una misura tale da far dimenticare tanti altri problemi che l'affliggono.
Ad Alberto, io personalmente, ma credo tutto il Direttivo, riconosciamo il merito di essere stato un maestro. Aver collaborato con lui è stato sicuramente motivo di soddisfazione.
Alberto ha dichiarato di restare a disposizione del Palio. Mi auguro che il Palio sappia sfruttare ancora questa disponibilità.

Luca Bonini


Egregio Direttore, ho letto il suo report relativo alla conferenza stampa che ha convocato Alberto Oldrini, nella quale  ha ufficializzato la volontà di non riproporre la propria candidatura alla carica Di Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade.

Avrei voluto esserci anch’io ma un impegno improcrastinabile me lo ha impedito. Faccio conto sulla cortesia, che mi ha sempre riservato, per esternare le mie considerazioni su una decisione che, nell’assoluto rispetto verso chi la presa,non mi pare sia una buona cosa!

Per chiarire subito. Il mio pensiero è legato al futuro del Palio, al futuro della Fondazione, al futuro della collaborazione tra le Contrade.

Con Alberto, nei primi due anni di mandato, abbiamo creato un sodalizio che sulla carta sembrava improponibile! Tra il sottoscritto e Alberto non c’era mai stato un grande feeling, nel senso che non avevamo avuto occasioni per confrontarci. Poco prima le elezioni (nelle quali ero uno dei candidati) in dieci minuti di colloquio, inaspettatamente, ci siamo scoperti concordi su tutto quanto doveva essere fatto per rilanciare un Palio che si stava impoverendo di interesse a seguito di imposizioni che, in quel tempo, definii “ retorica di partito”.

Da parte del Direttivo precedente niente venne fatto se non accettare supinamente le imposizioni di una amministrazione che aveva dimostrato poco interesse per il Palio. Basta ricordare il ….non pervenuto di Expo Milano e la costituzione della…. “cosa” che divenne Legnano 1176!

Con l’elezione di Alberto Oldrini, con le difficoltà insite nel sistema, la situazione piano piano cambiò. La prima operazione fu un lavoro di aggregazione tra le Contrade, affrontando tutte unite il problema sociale.  Operazione che ha dato visibilità! Finalmente la città si è accorta che le Contrade erano un valore aggiunto per Legnano e non giochino per pochi.

Il Palio aveva un problema, il ruolo della Famiglia Legnanese. Altro valore aggiunto per la nostra città, ma senza una vera posizione operativa in tutta la organizzazione della manifestazione legnanese. Situazione inaccettabile! Nel tempo il coinvolgimento di questo importante Ente divenne, e spero continui, un vero supporto. Nella definizione delle regole per la Fondazione la collaborazione della Famiglia Legnanese è stata molto importante.

Per farla breve Direttore, io credo che il Palio non perderà Alberto, certamente trovare un Gran Maestro con lo spirito, la passione, la carica (nel bene e nel male) che Oldrini ha dimostrato non sarà cosa facile. Credo che nessun possa disconoscere i successi di questi quattro anni di mandato, il rapporto con i giovani, i record di presenze alla Provaccia, la pista per le corse di addestramento e tutto il resto ancora. 

Ha ragione da vendere Alberto quando dichiara che il prossimo GM dovrà avere le qualità e le capacità per ricoprire questo ruolo. E’ un grande problema e un potenziale rischio, che dovranno risolvere le Contrade con i soci del Collegio. E questo non vale solo per il prossimo GM, ma anche per le persone che dovranno gestire la Fondazione (dando per scontato che non ci saranno sorprese politiche).

Vede Direttore ecco perché sono dispiaciuto per la rinuncia di Alberto Oldrini alla rielezione. Ma capisco. Alle volte le buone volontà, il cercare di essere sopra le parti, la ricerca della collaborazione verso il nuovo, il voler cambiare regole obsolete….viene scambiato per esibizionismo, arroganza e via di questo passo.

All’ora vale la pena di dire stop, lasciare spazio ad altri, con la speranza che i candidati siano più di uno. Questo è il mio pensiero, ma viste le dichiarazioni di questi ultimi giorni con un unico candidato, conoscendo l’ambiente, sarà molto difficile (anche se continuo a sperarlo e auspicarlo) che ci saranno altre candidature. All’ora quello che chiedo e chiederò in sede assembleare, che le votazioni si svolgano in maniera corretta!

Con un solo candidato le schede che dovranno essere consegnate agli aventi diritto al voto dovranno prevedere due possibilità di voto: SI – NO. Nel computo dei voti non ci sono interpretazioni! Si contano solo i voti. Le eventuali schede bianche sono bianche, punto e basta!

Nell’evoluzione della situazione politica attuale, la Città ha bisogno di gente che abbia coraggio, che si sia distinta e dimostrato di avere Legnano come vero e unico obiettivo. In questo senso non mi spiacerebbe vedere Alberto in lizza per uno scanno (magari il più prestigioso) a Palazzo Malinverni!

Con un grande abbraccio ad Alberto e un altrettanto grande grazie a lei, la saluto con molta cordialità.

Rino Franchi

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