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Bernocchi: “Non stanchiamoci di puntare sul futuro”

19 Ottobre 2017

Egregio Direttore,

Prendo spunto dall’articolo sulla scuola Bernocchi e dalla lettera dell’ex studente per alcune riflessioni.

Nella lettera dell’ex studente del Bernocchi, ho apprezzato l’emozione e l’affetto che traspare per la propria ex-scuola, unito al rammarico e al senso di frustrazione nei confronti delle situazioni che a noi cittadini paiono spesso insormontabili, della politica che sentiamo sempre più spesso lontana. Anche a noi era stato promesso, al momento dell’iscrizione, che a breve le cose sarebbero cambiate e ci saremmo spostati nella nuova ala, ma a distanza ormai di anni le cose non sono cambiate e probabilmente non cambieranno in tempi brevi.

Eppure non ci stanchiamo di lavorare sul presente e puntare sul futuro.

La scuola Bernocchi è una scuola valida, nella quale credo fortemente, che rappresenta non solo la storia, ma anche il futuro del nostro territorio; una scuola nella quale si sono formati migliaia di tecnici, e che grazie ad indirizzi rilevanti come l’informatica, la meccatronica, l’elettronica e molti altri, sapranno e dovranno traghettare la società verso le innovazioni che entreranno a fare parte sempre più spesso delle nostre vite e della società stessa.

Scuola, in generale tutte le scuole, che deve dimostrare di essere all’altezza delle aspettative del mondo del lavoro e degli studenti, nonostante le condizioni lavorative degli insegnanti spesso disagiate e nonostante mezzi e strutture a disposizione potrebbero e dovrebbero essere più al passo con i tempi.

Non è solo un semplice fatto di estetica, parlo di scuole dove spesso mancano i requisiti minimi di sicurezza, di igiene e salute, e quel minimo di comfort che permetterebbe a studenti e insegnanti di lavorare in un ambiente più produttivo, più creativo, possibilmente proiettato al futuro, con aree, laboratori e attrezzature al passo con i tempi. 

Bisognerebbe potenziare e valorizzare le scuole del territorio, in particolare favorire e ampliare i nuovi percorsi ITS di specializzazione post-diploma che sembrano essere molto richiesti dal mercato del lavoro.

Tempo fa si era parlato anche della possibilità di poli universitari a Legnano, le aree ci sarebbero, anche ben posizionate, magari si potrebbero ristrutturare in modo da consentire l’esecuzione dei lavori nelle scuole che necessitano di interventi in modo più rapido e sicuro, e lasciare nel futuro la possibilità di nuovi poli scolastici anche ad uso delle università.

Non esistono purtroppo bacchette magiche e a nessuno si chiedono miracoli, non siamo certi abituati a vederne molti, la coperta è sempre troppo corta e spesso mal utilizzata, eppure i cittadini e soprattutto i ragazzi non devono perdere la speranza di poter cambiare le cose, anche solo con un piccolo gesto.

Riguardo alla sfiducia generale nella politica che tutti subiamo ed in particolare modo i ragazzi, voglio spezzare una lancia a favore del nuovo sindaco Gianbattista Fratus.

In fase di campagna elettorale per l’elezione del sindaco, il nuovo sindaco aveva manifestato, congiuntamente ai nuovi assessori, interesse e impegno a visitare e conoscere la scuola per comprendere meglio le esigenze e le potenzialità oltre che le problematiche.

Ritengo doveroso ringraziare il sindaco Fratus e i nuovi assessori, e prendere atto che a distanza di pochissimo tempo dall’insediamento hanno tenuto fede all’intenzione manifestata.

Sarà un’utopia, forse vana, eppure il desiderio di vedere i politici collaborare fianco a fianco dei cittadini comuni, affinché i nostri rappresentanti possano essere la mano e il tramite che dalla politica locale possa arrivare alle Regioni e allo Stato, è una speranza che non possiamo perdere. In un paese dove spesso è difficile fare sentire la propria voce e dove il diritto di voto è cancellato da tempo, appare ancora più importante la possibilità di voto che ci è offerta il 22 Ottobre per dimostrare, nel rispetto della democrazia, le nostre intenzioni e necessità. La politica deve essere vicina al territorio amministrato, affinché una parola o una stretta di mano non si disperdano nei chilometri della burocrazia.

Se Regione Lombardia ha investito su questo referendum, è un’opportunità che non possiamo sprecare.

Lombardia, che è capofila in molti settori, non ultimo quello dell’innovazione e dei brevetti, e tutti noi possiamo sostenere la possibilità di una maggiore autonomia decisionale, un utilizzo delle risorse mirato verso il territorio anche per il potenziamento delle scuole.

E’ indispensabile che chi di dovere sappia e possa, prendere le decisioni giuste, rapidamente, non trascurando la garanzia di analisi, ma con tempestività.

Come ha detto il nuovo sindaco nel suo discorso di insediamento, serve l’esperienza dei “saggi” e la speranza dei giovani. Le scuole superiori non sono competenza del Comune ma, anche a sostegno dell’impegno della nuova dirigente scolastica, auspichiamo nella sinergia propizia che potrebbe crearsi tra la nuova amministrazione di Legnano e Regione Lombardia, affinché siano tramite per la valorizzazione e la sicurezza delle nostre scuole. 

Infine, ringrazio per la possibilità di informazione e di espressione che Legnano News concede ai cittadini.

Buon lavoro a tutti.

Stefano 

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