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Rapina tre transessuali: il retroscena delle indagini

Aveva finto il furto della sua auto il rapinatore arrestato dai carabinieri della Compagnia di Legnano  Rapina tre transessuali, 36enne ai domiciliari

Aveva finto il furto della sua auto il rapinatore dei tre transessuali di Busto Garolofo. Complesse e articolate le indagini effettuate dai Carabinieri della Compagnia di Legnano che hanno portato all’ordinanza di custodia Cautelare eseguita nei giorni scorsi clicca qui per il precedente servizio.

Un lavoro svolto in silenzio, i cui particolari sono emersi oggi martedì 20 giugno. Il primo tassello di questa intricata storia è arrivato agli uomini del NORM di Legnano, chiamati per una banale lite in strada a Busto Garolfo.

Al loro arrivo, però, i militari hanno trovato un uomo (l’attuale arrestato) che ha riferito in maniera sconnessa di esser stato rapinato delle propria auto. Mezzo, che però è stato trovato, incidentato a poche centinaia di metri di distanza. A questo punto i militari hanno sospettato di essere di fronte a un tentativo maldestro di coprire un grave incidente.

All’interno dell’auto, sono state trovate tre borse, di cui una contenente la copia di un passaporto di un cittadino sudamericano. Uomo, quest'ultimo identificato, come transessuale, solo dopo uno scambio d'informazioni tra le forze di polizia e i carabinieri di Arluno.

Dopo alcuni giorni di ricerca il trans sudamericano è stato rintracciato. Da qui si apre un nuovo scenario. Alla notizia del ritrovamento della sua borsa, la vittima, racconta la sua disavventura.

Così i carabinieri hanno ricostruito i fatti accaduti durante quella notte: il 36enne dopo aver rapinato i tre trans finisce fuori strada con la sua auto e finge di essere a sua volta la vittima di una rapina. 

Una denuncia che non sarebbe mai stata presentata sia per la paura di un gesto violento da parte del 36enne, sia perché due delle vittime si sono rivelate, irregolari sul territorio

Parallelamente i Carabinieri di Busto Garolfo stavano acquisendo informazioni sul presunto rapinatore che, disoccupato, aveva già precedenti di polizia per lesioni e minacce. È stata la Stazione carabinieri di Arluno a completare tutti gli accertamenti ed a richiedere alla Procura della Repubblica di Milano l’emissione di un primo provvedimento restrittivo che poi sfocia nell’ordinanza recentemente eseguita.

Le indagini continuano tutt’ora, sì perché sono due le persone che si sarebbero rese responsabili delle rapine, minacciando e ferendo i tre sudamericani con un coltello ed una mazza in ferro. Per ora l’uomo è ristretto ai domiciliari, in attesa del processo.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Giugno 2017
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