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Boom di furti a Busto Garolfo, arrestato il ladro

Il responsabile dell'ondata di furti è stato fermato venerdì 21 febbraio dai Carabinieri

Preso il responsabile dell'ondata di furti che ha investito nei mesi scorsi Busto Garolfo. Il ladro è stato arrestato ieri, venerdì 21 febbraio, dai Carabinieri della Stazione di Busto Garolfo e da quelli del Nucleo Operativo Radiomobile di Legnano. 

In paese, tra fine ottobre 2018 e gennaio di quest'anno, erano stati registrati numerosi tentativi di scasso, sia in danno alle attività commerciali, sia a carico dei privati. Tanto che il sindaco Susanna Biondi aveva scritto al prefetto di Milano Renato Saccone, e nelle scorse settimane, proprio su invito della Prefettura, aveva partecipato anche ad una riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica con il questore di Milano Sergio Bracco, il comandante provinciale dei Carabinieri Luca De Marchis e il comandante del Gruppo Milano della Guardia di Finanza Giuseppe D'Urso.

[pubblicita]L'ondata di furti era stata anche al centro del dibattito politico cittadino, con le opposizioni – consiliari e non – che avevano chiesto l'istituzione di una consulta che riunisse intorno ad un tavolo amministrazione, opposizioni, cittadini, commercianti e Forze dell'Ordine proprio per affrontare il "problema sicurezza".

«Desidero per prima cosa ringraziare le Forze dell’Ordine – in particolare i Carabinieri della stazione di Busto Garolfo e della caserma di Legnano, il comandante dei carabinieri di Legnano, maggiore Falcucci, il maresciallo Bruni e il maresciallo Bonomo – per il serio, qualificato e costante lavoro che hanno condotto in questi mesi – commenta il sindaco Susanna Biondi –. Siamo arrivati all'arresto di questo nostro giovane concittadino. Per i molti che hanno subito le conseguenze del suo agire e per tutti noi questa é certamente una notizia rassicurante, per lui invece è una reale occasione di ripartenza e tutti dobbiamo davvero sperare che ne trovi la forza. Ha una vita davanti e tante possibilità di farcela, di uscire dal cappio tragico della dipendenza. Perché ce lo dobbiamo dire chiaramente: quello che Busto Garolfo ha vissuto non è stato un semplice fenomeno di delinquenza. Abbiamo invece toccato con mano le difcoltà, le preoccupazioni e i tanti contrapposti sentimenti che portano con sé la fragilità sociale e la tossicodipendenza. E non c'è arresto che di per sé la risolva. Speriamo che con un periodo di riflessione e di astinenza obbligata, questo nostro giovane possa trovare lo slancio per vivere».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Febbraio 2020
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