«E' come se avessero scuoiato vivo un animale». Non usa mezzi termini per esprimere il suo disappunto Cristina Venturini, presidente di Legambiente Canegrate. La questione è quella della potatura dei tigli di via Magenta. Il Comune ha provveduto a tagliare i rami degli alberi con un'operazione «volta a preservare l’incolumità sia delle persone che quotidianamente fruiscono di via Magenta, sia degli edifici ad essa prospicienti». Ma il Cigno Verde non ci sta e denuncia lo sfregio alla natura perpetrato.

[pubblicita] In particolar modo il circolo canegratese di Legambiente punta il dito contro il periodo scelto per il taglio dei tigli, che ne impedirebbe la crescita e porterebbe a danni all'ambiente (niente ombra durante l'estate, niente ossigeno, disagio per gli uccelli), oltre che la scelta di destinazione dei fondi ricevuti dal Ministero, che, secondo Legambiente, avrebbero potuto essere usati per interventi più urgenti. E l'associazione ambientalista si toglie anche un altro sassolino dalla scarpa: «c'è scarso ascolto e progettualità da parte dell'amministrazione. Siamo presenti da anni sul territorio, con attenzione verso l'ambiente».