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Ex Cantù, 200mila euro per la ristrutturazione

Questo l'importo stanziato dalla giunta nel piano triennale per le opere pubbliche - Martedì 21 novembre sopralluogo congiunto dell'ufficio lavori pubblici e UALZ

C'è spazio anche per l'Università degli Anziani di Legnano e zona nel piano triennale per le opere pubbliche da 20 milioni di euro varato dalla giunta guidata da Gianbattista Fratus (qui il servizio).

Con un numero di iscritti che sfiora quota mille e addirittura raddoppia per quanto riguarda i partecipanti ai corsi, infatti, la UALZ già da tempo reclama più spazio di quello di cui dispone in via Calatafimi (qui il servizio). E proprio con il piano delle opere pubbliche 2018-2020 questo spazio dovrebbe arrivare, come peraltro era stato già preannunciato nelle scorse settimane: l'assessorato guidato da Laura Venturini, infatti, ha stanziato nel 2018 200mila euro – che vanno ad aggiungersi ai 45mila euro già stanziati per la realizzazione dei progetti, attesi per marzo del prossimo anno – per la ristrutturazione delle ex scuole Cantù, futura "casa" dell'associazione.

Proprio ieri, martedì 21 novembre, l'assessore alla partita, insieme al dirigente dell'ufficio opere pubbliche Edoardo Zanotta, al responsabile del procedimento Salvatore Passarello ed alla presidente della Commissione consiliare lavori Pubblici Luisella Rotondi, ha effettuato un sopralluogo nella struttura insieme a UALZ, anche perchè i lavori dovrebbero partire non appena saranno pronti i progetti.

«Anche noi faremo la nostra parte – commenta il presidente UALZ Diego Dabergami, che si dice moderatamente soddisfatto dopo il sopralluogo congiunto – e nei prossimi giorni terremo un consiglio ad hoc per capire quale sia effettivamente la nostra potenzialità di investimento. Chiediamo all'amministrazione un "occhio di riguardo" in previsione delle spese ingenti che dovremo sostenere con il trasferimento, come ad esempio quelle per ammobiliare con tavoli e sedie, che magari potrebbero essere recuperati da quelli dismessi da qualche scuola o ufficio pubblico».

La speranza, poi, è che un aiuto arrivi anche dalla riforma del terzo settore: «Tutto questo si innesta nell'ambito della riforma del terzo settore – conclude infatti Dabergami – e forse potrebbero scaturirne delle agevolazioni fiscali per le nuove EPS anche a livello locale, ma la situazione verrà chiarita solo con la normativa applicativa».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Novembre 2017
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