Sfiora quota 20 milioni di euro l'investimento previsto dal piano triennale per le opere pubbliche adottato dalla giunta Fratus per il triennio 2018/2020, al netto di eventuali partnership fra pubblico e privato e nuovi finanziamenti che, con un po' di fortuna, potrebbero far lievitare ancora i fondi a disposizione.

Tolta la cifra "monstre", pari all'incirca alla metà dell'investimento complessivo, a carico del prossimo anno – di cui, tuttavia, sono già stati finanziati i milioni destinati al recupero della ex Accorsi -, i piani dell'assessorato guidato da Laura Venturini si assestano, dunque, tra i 4 e i 5 milioni di euro all'anno. Un importo in linea con le capacità di spesa di Palazzo Malinverni, che delinea i contorni di un piano «sostenibile sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista organizzativo», che dovrebbe scongiurare il rischio di drastici ridimensionamenti all'atto dell'approvazione finale.

A farla da padrona, i 7.700.000 euro che saranno destinati alla viabilità, seguiti a ruota dai 4.800.000 per l'housing. E poi 2.550.500 di euro per la spending review, 1.175.000 per lo sport, 1 milione a testa per scuole e arredo urbano, 800mila euro per i beni culturali e 750mila di "varie ed eventuali".

Si parte con il PEBA, il piano di eliminazione delle barriere architettoniche, obbligatorio per legge anche se finora Palazzo Malinverni, nonostante alcuni interventi in questa direzione, non si era mai adeguato. 

Si continua con la ex RSA Accorsi, oggetto di una riqualificazione massiccia che porterà locali di servizio – come palestre, mense e sale per la fisioterapia – al piano seminterrato, locali di intrattenimento e all'incirca una 40ina di alloggi ai piani superiori ed una nuova struttura a vetri all'ultimo piano, la cui destinazione è ancora da definire.

Poi gli impianti sportivi (saranno riqualificati la pista di atletica di via della Pace, il campo di via dell'Amicizia e la palestra delle scuole Tosi e verranno installate barriere acustiche in via Parma), le scuole (soprattutto Carducci, De Amicis e l'auditorium delle scuole Bonvesin), i parchi gioco per i più piccoli (con due diversi lotti da 150mila di interventi previsti), l'efficientamento energetico, soprattutto per quanto riguarda l'illuminazione, degli stabili comunali e la riqualificazione dell'ex Tribunale (che diventerà sede provvisoria della biblioteca).

Senza dimenticare gli interventi a beneficio di strade e marciapiedi, le piste ciclabili e la "revisione" del centro storico, con possibile estensione della ZTL di Piazza San Magno, creazione di percorsi alternativi per il traffico e "restyling" del salotto cittadino.

E ancora l'edilizia residenziale popolare (qui il servizio) e i beni culturali: su tutti la facciata di Palazzo Leone da Perego, la cui ultima "rinfrescata" risale agli anni '90, il ponte liberty ex Dell'Acqua sull'Olona e qualche ritocco al Museo Sutermeister. Anche se budget ad hoc per i singoli interventi, al momento, non ne sono stati definiti e saranno oggetto di una successiva catalogazione.

Ma la vera sfida, Laura Venturini non ha dubbi, si giocherà sulla «riqualificazione delle aree dismesse: è lì che Legnano può fare il vero salto di qualità».