Non c'è sosta nella battaglia per la rimozione del photored sul Sempione. Questa mattina, domenica 19, il Movimento 5 Stelle di Parabiago insieme ad alcuni cittadini è sceso in piazza Libertà a San Lorenzo con un gazebo, proprio accanto all'impianto semaforico in direzione Rho, da mesi sotto lente di ingradimento perchè accusato di essere stato installato illegittimamente.

Sono state più di 30 le adesioni alla raccolta firme lanciata dai pentastellati, che attraverso il consigliere comunale Christian Vitali avevano  sottoposto la questione al parlamento cittadino, incassando un "no" alla proposta di rimuovere il photored. Il sindaco di Parabiago Raffaele Cucchi, passato oggi al banchetto insieme alla Polizia Locale, aveva bocciato la proposta di Vitali sostenendo la pericolosità dell'incrocio visto l'alto numero di veicoli che lo attraversa e respingendo le accuse di errori negli atti per l'installazione dello strumento.

Dalla sua installazione in maggio, il photored ha emesso migliaia di sanzioni (a fine settembre si parlava di 2417 multe, per un totale di 400mila euro). "Vittime" privilegiate i motociclisti, che si affiancano alle automobili per proseguire dritto finendo così nella corsia per la svolta a sinistra e facendo scattare la multa per il rosso nonostante la loro marcia prosegua con il verde, e chi deve svoltare a sinistra, spesso costretto a lunghe attese prima di vedere comparire la luce verde (alcuni multati parlano anche di oltre 10 minuti di stop) e che, quindi, credendo ci sia un guasto nel semaforo cambiano corsia proseguendo dritto, quando quest'ultima corsia ha il verde.

«Noi non ci fermiamo qui – il commento del consigliere Vitali -. I cittadini non devono pagare le multe che stanno arrivando, perchè emesse da un photored illegittimo. Proseguiremo con la nostra raccolta firme itinerante per tutta Parabiago e nei paesi limitrofi».

Nel frattempo la "battaglia" continua anche tra gli uffici del Giudice di Pace di Legnano: alcuni multati hanno presentato ricorso contro le multe ricevute. Dal Palazzo di Giustizia di via XX Settembre sono in corso tutti gli accertamenti necessari per verificare se il photored sia legittimo o meno.