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Emanuele: 3000 km, 6 nazioni attraversate, una moto e tanta voglia di conoscere

Emanuele Clementi, legnanese, 22 anni, non è nuovo a imprese in solitaria con la sua moto. Oggi, il racconto di questo nuovo viaggio direttamente dal suo diario di bordo

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Emanuele: 3000 km, 6 nazioni attraversarte, una moto e tanta voglia di conoscere. 4 di 10

Partivo da Legnano il 31 agosto, dentro di me la voglia di scoprire il mondo fuori dalla porta di casa.

La moto è, a mio parere, uno dei migliori metodi per viaggiare. Se poi lo fai con una Moto Guzzi il divertimento è assicurato, tipo dover spiegare per 4 ore alla dogana turca cosa sia una Moto Guzzi.

La moto ti permette di entrare in contatto con i posti che visiti. Non vedi i paesaggi attraverso lo sterile parabrezza di un'auto, tu SEI nel paesaggio. Puoi sentire gli odori, il fruscio del vento che ti fischia attorno al casco e l'umido della pioggia che ti rinfresca dopo una giornata di viaggio.

Ma soprattutto ti permette di entrare in contatto con gli abitanti dei paesi che attraversi, poichè il motoviaggiatore inspira subito fiducia e simpatia.E' una figura romantica, un po' come un moderno Don Chisciotte che si ostina a fare qualcosa che la gente non capisce ma che in fondo ammira.

E qua nei paesi dell'est sono tutti molto ospitali. Non era la prima volta che li attraversavo e sono sempre più convinto che molti dei pregiudizi che circondano queste terre siano totalmente infondati. 

Passeggiare per le vie di Sarajevo o ammirare le guglie della cattedrale di Aleksandr Nevskij a Sofia sono esperienze uniche che vanno la pena di essere vissute.

Ovviamente c'è anche un'altra faccia della medaglia. Attraversando la Bosnia e la Serbia vi imbatterete in campi minati, case bucherellate dai fori di proiettile e paesini dove la gente vive con poco o nulla. Queste sono le ferite ancora aperte lasciate da una guerra brutale e vigliacca, una guerra che noi "europei" non abbiamo capito mai abbastanza, intervenendo in modo, a mio giudizio.

La Turchia è anch'essa una nazione piena di meraviglie e contraddizioni.  Istanbul è una città di moderni grattacieli che si fonde con le tradizioni Turche. Il richiamo alla preghiera dei Muezzin, che risuona dall'alto dei minareti, scandisce la giornata. La vista della Moschea Blu, della moschea di Aya Sofia e gli odori del Gran Bazar ti entrano nella memoria e nel cuore.

Fuori da Istanbul ,mentre seguo le coste del mar di Marmara, mi imbatto nelle grandi zone industriali Turche. Qua si vede come la spietata ricerca del profitto possano segnare la popolazione e l'ambiente. Gli stipendi medi sono bassissimi se consideriamo il nostro stile di vita, e lo smog diventa a tratti insopportabile grattandomi in gola e facendomi lacrimare gli occhi dietro la visiera del casco.

Anche qui parlando con Turchi, Siriani e Curdi mi devo ricredere su quello che credevo di sapere sulla situazione in Medio Oriente. 

Ma è per questo che si viaggia, per cambiare e ampliare le proprie visioni.

Ora mi dirigo di nuovo verso Nord, alla ricerca di nuove esperienze da poter raccontare.DANCING ON THE CLOUDS- Transfăgărășan, Romania. Luogo sacro per il motociclismo europeo, é infatti una delle strade più impronunciabili d'europa. Ah si anche una delle più belle. É molto divertente quando devi chiedere informazioni e ogni volta cerchi di sbiascicare il nome di questa starada. Ovviamente per gli altri é divertente. Circa 90 km di curve e tornanti ripagano la fatica fatta (anche se purtroppo percorsi in mezzo alle nuvole basse) Alice é gommata nuova e ha dei bei cuscinetti nuovi dopo 5 ore (pause negli strip comprese) a gironzolare per Bucarest alla ricerca di tutti i pezzi di ricambio necessari. Quando mi ritrovo disperso nelle grandi città mi pento di aver deciso di non utilizzare il navigatore per il viaggio. Però almeno una cartina potevo comprarla dai. La via del Guzzismo interiore é ardua da percorrere. Sono sulle tracce del Lino Lino la mitologica creatura metà lino e metà lino. Gli abitanti locali mi dicono di averlo avvistato qualche tempo fa mentre passava in impennata. Mi salutano dicendo euiuaaaaa. Capisco che sono sulla pista giusta. Ora proseguo attraversando la Transilvania. Questa sera dormo a casa di un certo Conte Vlad Dracul. Soggiorno 5 stelle, dissangua un po' il prezzo ma ogni tanto qualche lusso bisogna concederselo. 

Emanuele  

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Settembre 2017
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