La posizione dell'amministrazione comunale era già stata ampiamente preannunciata (qui il servizio), ed ora è stata ufficializzata: lunedì 24 luglio il Comune di San Giorgio su Legnano ha sottoscritto il protocollo per l'accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti asilo. 

La scelta è quella di posizionarsi sull'accoglienza di secondo livello: in questo modo, ad arrivare in paese saranno persone che hanno già ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato e devono portare avanti un percorso di accoglienza ed integrazione. Proprio per questo, il prossimo passo sarà quello di muoversi per l'atttivazione del relativo progetto SPRAR, che dovrà ottenere l'imprimatur del Viminale.

A questo proposito, però, rimane da chiarire se Legnano sarà disposta a continuare a fare da comune capofila, ora che la nuova amministrazione ha espresso la propria contrarietà al protocollo. Diversamente, sarà necessario individuare un nuovo comune capofila e partecipare ad uno dei bandi SPRAR di prossima pubblicazione.  

Tre i posti finora individuati dal Comune in vista dell'accoglienza: si tratta dei locali utilizzati negli anni '90 per ospitare i profughi albanesi, situati nel complesso che ospita il Comune. Per la loro sistemazione, tuttavia, occorrono circa 18mila euro, fondi che dovranno essere individuati appunto tramite il progetto SPRAR. Nessun privato, ad oggi, si è fatto vivo per mettere a disposizione il proprio immobile.