A San Giorgio su Legnano arriva la fibra ottica. Certo ne guadagnerà la navigazione internet dei sangiorgesi, che potranno "tuffarsi" nel web ad alta velocità. Ma potrebbero risentirne le loro automobili, che dovranno fare i conti con nuove buche lungo le strade del paese.

A puntare il dito contro il metodo utilizzato per svolgere i lavori, ed in particolare contro le nuove buche che sono arrivate a "popolare" le vie cittadine dopo i rattoppi, il sindaco di San Giorgio su Legnano Walter Cecchin. «Non condivido assolutamente il metodo utilizzato – ha commentato sui social network l'inquilino di Piazza IV Novembre -. Tutte le aziende utilizzano e rompono le strade comunali, le rattoppano e rappezzano alla meglio e poi ai Comuni, nel corso degli anni, il compito di spendere soldi per chiudere le continue buche, causate nella maggior parte dei casi da lavori stradali». 

Qualcosa, in verità, era stato fatto per cercare di porre rimedio a questa situazione. Con l'introduzione dei canoni concessori patrimoniali non ricognitori – per i quali nell'ottobre 2013 il Consiglio Comunale di San Giorgio su Legnano aveva approvato un apposito regolamento -, infatti, i Comuni avevano il diritto di incassare un contributo per le occupazioni a carattere permanente del demanio e del patrimonio stradale. Contributo che, peraltro, doveva essere parametrato alla concreta utilità ricavata dall'utilizzatore. «Era stata fatta la norma del "canone concessorio patrimoniale non ricognitorio" – spiega il primo cittadino sangiorgese –, in base alla quale le compagnie dovevano dare un contributo annuo per l'utilizzo del sottosuolo e la manomissione della strada, dal momento che in questo modo guadagnano. La norma però è stata impugnata dai colossi industriali, e i Comuni sono rimasti come sempre a mani vuote e con le strade rotte. Fare in modo che chi rompe e guadagna si debba anche occupare della manutenzione nel tempo é così difficile in questa nostra Italia».