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Servizi sociali, nessuna confusione negli uffici

L'ex assessore Gian Piero Colombo contesta alcuni commenti dell'attuale assessore Ilaria Ceroni in merito anche un un presunto "vuoto di governance"

Egr. direttore, ho letto con interesse le recenti interviste rilasciate dall'Assessore Ilaria Ceroni; ne ho apprezzato le affermazioni di principio: l’importanza del sostegno alle fasce deboli e alla famiglia, il coinvolgimento del volontariato e dell’associazionismo, l’impegno a “fare rete”. Si tratta di principi che hanno sempre caratterizzato e ispirato anche la nostra amministrazione.

Condivido anche l’idea che “i bisogni del sociale vadano oltre l’appartenenza politica”; proprio per questo mi sono messo a disposizione del nuovo Assessore per trasferirle tutte le informazioni in mio possesso sui progetti/interventi in corso di realizzazione. In fondo, nonostante le diverse appartenenze politiche, ci accomuna il fatto di essere dei “tecnici prestati alla politica”; per questo le auguro che l’esperienza che sta vivendo sia per lei splendida, come lo è stata per me, mettendo a frutto le sue competenze per il bene della città.

Cinque anni fa, quando ho iniziato il mio servizio alla città come Assessore alle Politiche Sociali, abbiamo avviato un processo di riorganizzazione dell’intero settore, per renderlo più corrispondente ai bisogni emergenti e ai profondi cambiamenti che la nostra società stava attraversando, e non potendo incrementare il numero degli operatori, per i noti vincoli di spesa sulle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, abbiamo da un lato creato ambiti di competenza settoriali, definendo due aree specifiche che consentissero di meglio rispondere alla crescita esponenziale dei bisogni e delle domande di interventi socio-assistenziali; dall’altro abbiamo puntato sulla strategia della gestione associata, facendo rete, appunto, con i Comuni limitrofi e rafforzando i servizi per il tramite dell’Azienda Speciale consortile SO.LE. (Ente strumentale dei Comuni).

Per tutto questo ho trovato poco condivisibili i riferimenti ad una “confusione” negli uffici, ad un “vuoto di governance”.

E’ proprio vero il contrario. Abbiamo trovato, fra gli altri, criteri poco efficaci di “presa in carico” dei casi da parte delle Assistenti Sociali, basate sulla lettera iniziale del cognome. Abbiamo provveduto a formare personale “dedicato” alle specifiche e diverse esigenze della persona.

Abbiamo provveduto a creare una “rete” capillare di sostegno alle diverse difficoltà che le persone possono incontrare nel loro ciclo di vita, servizi qualificati e specializzati quali: il Servizio Tutela Minori, il Servizio Inserimenti Socio Lavorativi, il Servizio di Educativa Domiciliare Minori, il Servizio di Protezione Giuridica, il Servizio Affidi familiari, il Servizio di Mediazione Familiare, l’Agenzia per la Locazione, lo Sportello per le Assistenti Familiari, l’Agenzia per l’Emersione dalla Povertà, il Centro antiviolenza per le donne, e altri ancora.

Interventi tutti che, in questi anni non facili di “spending review”, sono stati una vera conquista e meritano di essere valorizzati ed apprezzati.

Voglio aggiungere che nel corso di questi anni ci sono stati anche importanti cambiamenti nell’assetto del  personale del Settore Sociale. Due esempi su tutti: quello del Dirigente Dott. Marino Rabolini e della Responsabile dell’Ufficio Alloggi Sig.ra Anna Marinoni che hanno raggiunto l’età pensionabile; figure di riferimento degli Uffici per oltre 30 anni che hanno lasciato un vuoto difficile da colmare.

Ebbene, dato il lavoro svolto in questi anni ed i risultati raggiuti, grazie all’impegno di tutto il personale che voglio qui ricordare e ringraziare per la collaborazione ed il buon lavoro fatto durante il mio mandato, credo si possa concludere che i termini utilizzati dell’Assessore Ceroni  come “confusione” negli uffici e “vuoto di governance” siano da riferirsi esclusivamente alla necessità di individuare le modalità di copertura dei posti vacanti. Noi avevamo scelto di  affidare le funzioni dirigenziali ad un Funzionario interno, valorizzando una valida risorsa già presente nell’ente, che si è rivelata attenta e preparata. Ora spetta alla nuova Amministrazione prendere una decisione definitiva.

Gian Piero Colombo

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Settembre 2017
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