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Dotti: “A Cuggiono si cavalca una esagerata sfiducia verso l’ospedale”

Il direttore generale dell'azienda ospedaliera replica alle accuse del Forum Sanità: "Infondate le critiche al nostro operato"...

"Turbati da una profonda e immotivata sfiducia, preoccupati per un allarme lanciato sulla popolazione privo di fondamento, sorpresi per l'accusa di mancanza di dialogo da parte nostra". Così, oggi, lunedì 22, la dr.ssa Carla Dotti direttore generale Azienda ospedaliera di Legnano, il dr. Massimo Lombardo, direttore sanitario, e il dr. Pasquale Razionale direttore medico dell'ospedale di Cuggiono hanno voluto manifestare il loro stato d'animo, dopo le ripetute critiche da parte del Forum Sanità per una presunta decisione di chiudere alcuni reparti e servizi (qui il primo comunicato del movimento) all'ospedale di Cuggiono.

Difficile tornare con il pensiero ad analoghe situazione vissute in un passato più o meno recente e ritrovare lo stesso disagio dei dirigenti ospedalieri. Nemmeno quando il movimento sindacale nel 2011 intraprese una robusta azione contro la direzione, in relazione ai passaggi di fascia. 

"Abbiamo sempre dialogato apertamente e serenamente con chiunque – ha spiegato la dr.ssa Dotti – . Anche con il Forum il confronto è stato proficuo almeno fino alla primavera scorsa. Poi, è successo qualcosa, ma  non per demeriti nostri. Ci sono state poste domande e, nonostante necessitassero di un lavoro certosino nel recupero dei dati richiesti, abbiamo risposto con dovizia di particolari. Eppure, loro insistono a dire che non abbiamo risposto. Abbiamo emesso un comunicato firmato dal dr. Razionale (qui il testo, n.d.r.) con tutta una serie di repliche alle loro originarie contestazioni e la risposta è stata una esagerata scenografia con lo striscione affisso in ospedale e un successivo documento fotografico privo di credibilità. Perchè noi quel cartello che indicava un reparto chiuso non l'abbiamo mai esposto".

Concetti ripresi durante la conferenza stampa anche dal dr. Lombardo e dallo stesso direttore medico di Cuggiono perchè, hanno ribadito entrambi: "La nostra politica è fondata sull'ascolto dei cittadini e delle istituzioni. La ventilata chiusura di alcuni reparti appare una storia messa in atto ad arte pur di creare un allarme tra la popolazione".

In tutta questa vicenda si inserisce la richiesta di un risarcimento danni valutato dall'azienda ospedaliera in 20mila euro. Un passo legale inevitabile?: "L'immagine dell'Ospedale è stata fortemente lesa – ha risposto la dr.ssa Dotti – e a volte solo toccando il tasto del denaro si manifesta concretamente quanto sia profonda la ferita ricevuta".

Ma non vuol dire che alla fine qualcuno dovrà pagare concretamente. Nelle parole dei dirigenti, una porta sembra lasciata aperta a un risarcimento attraverso opere di bene, di volontariato, di sostegno all'attività ospedaliera, perchè "il dialogo e la collaborazione – ha concluso la dr.ssa Dotti – per noi sono fondamentali nel rapporto con il territorio. Il nostro obiettivo è tranquillizzare la gente, la quale deve capire che la necessità di una riorganizzazione, non di una chiusura, delle attività è dovuta al rispetto delle regole, dei  numeri e della sicurezza, senza minimamente penalizzare il paziente. Anzi, garantendogli comunque gli standard qualitativi migliori".

Redazione
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Pubblicato il 23 Giugno 2015
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