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Ospedale Cuggiono al… ribasso? Il Forum Sanità non ci sta

Un appello alla direzione ospedaliera per ripensare l'annunciato cambiamento organizzativo nel reparto interdivisionale chirurgico...

Un possibile cambiamento organizzativo nel reparto interdivisionale chirurgico dell'ospedale cittadino non piace  al Forum Sanità Cuggiono che, in giornata, ha diffuso un lungo comunicato, invitando la Direzione ospedaliera a "individuare strategie che riescano a razionalizzare il servizio e a ridurre gli sprechi, non a compromettere la quantità e qualità dei servizi offerti". Il "Forum" denuncia che "il cambiamento prospettato prevederebbe una degenza breve con la conseguente chiusura del reparto il sabato e la domenica". La soluzione viene definita "un inaccettabile passo per creare le condizioni di una modifica al ribasso nella struttura". Nel denunciare questa decisione, si chiede "un ripensamento, e contestualmente chiediamo ai cittadini di ritenersi allertati per la necessaria mobilitazione al riguardo". Di seguito, il comunicato integrale


Ancora una volta chi rischia di subire i disagi della riorganizzazione finalizzata al “risparmio” della spesa sanitaria, sono le strutture più piccole e decentrate.

È innegabile che la spesa sanitaria sia la voce più pesante nel bilancio regionale, ma la riduzione dei costi non è accettabile se significa riduzione dei servizi all’utenza.

È stato ufficializzata nei giorni scorsi la volontà della Direzione Sanitaria di effettuare il cambiamento organizzativo nel reparto interdivisionale chirurgico della struttura di Cuggiono. Mentre attualmente il reparto polispecialistico chirurgico offre un servizio continuativo per tutto l’arco della settimana con la possibilità di una degenza commisurata all’entità dell’intervento e alle condizioni cliniche del paziente, il cambiamento prospettato prevederebbe una degenza breve con la conseguente chiusura del reparto il sabato e la domenica.

Riteniamo tale decisione un inaccettabile passo per creare le condizioni di una modifica al ribasso nella struttura.

Certo, per correttezza dobbiamo dire che a Cuggiono ci sono reparti di alto profilo come la terapia del dolore, l’hospice, la riabilitazione cardio respiratoria ecc. , ma

ci preme sottolineare che dopo la chiusura notturna del Pronto Soccorso (molto discutibile per il modo in cui è stata realizzata), dopo l’accorpamento dei 4 reparti chirurgici (chirurgia generale, ortopedia, ginecologia e otorino) sia inaccettabile arrivare oggi a questa riduzione temporale di un servizio.

Considerando poi il rapporto tra “il forum” sulle problematiche sanitarie (costituito dai rappresentanti delle associazioni e da singoli cittadini, che hanno a cuore l’efficienza dei servizi) e la Direzione dell’Azienda Ospedaliera, che, pur con ovvi distinzioni di ruoli, è impostato su un dialogo critico ma collaborativo, ci chiediamo per quale ragione non siamo stati messi al corrente di questo sostanziale cambiamento organizzativo.

Forse perché la Direzione sarebbe stata in difficoltà nel giustificare diversi interventi che vengono rinviati costantemente da oltre un anno quali l’ulteriore ritardo nell’apertura del nuovo reparto di radiologia in cui era stata promessa una TAC di ultima generazione? o lo spostamento della fisioterapia in spazi più idonei ma non ancora definiti? o la perdita di personale medico di alto profilo che ha scelto di operare altrove nonostante fosse stato presentato pubblicamente come figura di rilancio qualitativo? O SEMPLICEMENTE PERCHÉ NOI AVREMMO CHIESTO, COME CHIEDIAMO ORA CON FORZA, CHE NEL CASO QUESTA DECISIONE SIA RITENUTA INDISPENSABILE, VENGA REALIZZATA A LEGNANO E NON A CUGGIONO?

Perché non a Cuggiono? Semplicemente perché attuare nel fine settimana la parziale chiusura di un reparto inserito in una grande struttura ospedaliera come quella di Legnano , che comunque garantisce le prestazioni per le necessità più complesse ed urgenti, non penalizzerebbe il servizio offerto all’utenza , pur consentendo una razionalizzazione volta al risparmio economico. Farla a Cuggiono significa la chiusura totale il sabato e domenica del reparto interdivisionale chirurgico e quindi dover necessariamente programmare interventi chirurgici minori, che comporterebbero una degenza limitata al massimo a cinque giorni e di conseguenza dover inviare i pazienti per gli interventi più complessi (veri o presunti) all’ospedale che garantisce una degenza continuativa.

Nel denunciare questa decisione della direzione ospedaliera, ne chiediamo il ripensamento, e contestualmente chiediamo ai cittadini di ritenersi allertati per la necessaria mobilitazione al riguardo.

Crediamo che eventuali “sprechi” nella sanità siano da ridurre con forme organizzative più rispondenti alle esigenze dei cittadini, col decentramento dei servizi, coi controlli sui consumi e sulla reale efficienza dei servizi offerti.

Riteniamo inoltre che i recenti e consistenti investimenti economici fatti anche nel presidio Ospedaliero di Cuggiono, non debbano restare improduttivi, ma rilanciare un servizio pubblico che sia qualitativamente e quantitativamente concorrenziale alle strutture convenzionate o agli ambulatori privati dove oggi sono quasi costretti a recarsi molti utenti.

La capacità della Direzione Sanitaria sta nell’individuare strategie che riescano a razionalizzare il servizio e a ridurre gli sprechi non a compromettere la quantità e qualità dei servizi offerti!

Forum sanità Cuggiono

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Aprile 2015
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