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“Bernocchi”: Viviani centra il sesto successo stagionale

La cronaca della corsa, con il trionfale sprint del velocista veronese, compagno di squadra di Ivan Basso...

Sesta vittoria stagionale per il velocista veronese Elia Viviani, 25 anni, da 5 anni in questo meraviglioso gruppo, come lo è stato sia la Liquigas che la Cannondale, esordisce Viviani subito dopo avere tagliato il traguardo di Corso Sempione a Legnano ma col dispiacere di non sapere con esattezza come finirà per il prossimo anno perché, come ben sapete, ci saranno delle variazioni molto importanti nella conduzione di questo gruppo che dovrebbe confluire in un'altra realtà in fase di realizzazione negli Stati Uniti D’America. Una vittoria che attenua in parte il dispiacere di queste notizie, una vittoria da condividere con tutti i compagni di squadra che oggi hanno svolto un compito davvero eccezionale nel ricucire il gruppo e nel lanciarmi nello sprint finale, e li ringrazio tutti di cuore da Ivan Basso a Fabio Sabatini oltre ai dirigenti sportivi ad inisiare da Alberto Volpi che oggi guidava la squadra dall’ammiraglia.

La corsa è scattata da Legnano con 194 corridori in gruppo che si sono lanciati ad altissima velocità verso la città di Parabiago dove sono stati effettuati due giri di un circuito cittadino al termine dei quali si è disputato il tradizionale traguardo volante a premi che l’Amministrazione Comunale mette sempre in palio per ricordare il primo italiano che vinse un campèionato del mondo, Libero Ferrario, nativo di Parabiago ove è sepolto nel locale Cimitero. E la volata è stata abbastanza combattuta col belga De Ketele (Topsport-Vlaanderen-Baloise) che si impone davanti a Matteo Montaguti (Nazionale Italiana) e Mirko Tedeschi (Neri Sottoli-Alè).

Usciti da Parabiago la corsa punta verso la Valle Olona per i 7 giri del circuito imperniato sulla salita del “Piccolo Stelvio-Cavalli” sulla cui sommità è tracciata la linea del GPM a 380 mt. sul livello del mare.

Ed è su questo circuito, (Castiglione Olona, Gornate Olona, Morazzone, Caronno Varesino, Carnago, Castelseprio), che inizia l’avventura di un plotone che, dapprima col tandem Valencia (Colombia) ed Ewan Caleb (Nazionale Australia) seguiti da un altro tandem, Marycz (CCC Polsat) e De Ketele (Topsport-Vlaarenden) che dopo qualche chilometro si ricongiungeranno seguiti da un altro quartetto formato dal rhodense Luca Wackermann (Lampre-Merida), Benito Diaz (Spagna-Caja Rural), Cecchinel (Neri Sottoli-Alè) e il sudafricano Van Zyl della Mtn Qhubeka mentre il gruppo seguiva compatto pagando un dazio massimo di 10’ 30” di distacco, cronometrato durante il terzo giro del circuito imperniato sul Piccolo Stelvio-Caramamma-Cavalli, i tre settori che componevano la salita valida per il GPM.

Verso la fine del sesto giro iniziano le “rese” ad iniziare da Cecchinel, Van Zyl e Benito Diaz col solo Wackermann che tiene duro ma ancora per pochissimi chilometri poi, è il suo turno per alzare bandiera bianca e rientrare in gruppo.

Il quartetto Ewan, Valencia, Marycz e De Ketele invece continuano sempre compatti e determinati ma la reazione del gruppo iniziata fin dal quinto giro del circuito comincia a dare i suoi frutti col gap che si riduce sempre di più e a vista d’occhio.

Le trenate degli uomini di Nibali e Ivan Basso sono impressionanti e anche per i quattro fuggitivi è vicina la fine dell’avventura prima col polacco Jaroslaw Marycz, (un passato da dilettante in Italia nel Team Viris-Vigevano), che si rialza quando mancano 20 chilometri all’arrivo, dopo qualche chilometro è la volta del belga Kenny De Ketele, attivo fin dai primi chilometri di corsa e vincitore del TV Libero Ferrario a Parabiago, (Topsport Vlaarenden Baloise) a rialzarsi seguito poi dal giovane australiano Ewan Caleb premiato comunque come corridore più combattivo.

Solo in testa il colombiano Juan Pablo Valencia quando il cartello che indica il chilometraggio ci dice che mancano 14 chilometri al traguardo ed è qui che anche Valencia, (Team Colombia) è costretto a chiudere il suo libro dei sogni per la Bernocchi.

Sono una ventina gli uomini in testa, tra loro due ruote d’oro per lo sprint finale come Peter Sagan ed Elia Viviani, compagni di squadra nella Cannondale, questa situazione Nibali la capisce benissimo ed è encomiabile il suo insistere nel lanciare affondi che non andranno però a buon fine.

Si arriva così sul rettilineo d’arrivo dove il guizzo di Viviani non trova rivali e il vicentino nonché azzurro, Pippo Pozzato (Lampre Merida) e Simone Ponzi (Neri Sottoli-Alè) devono accontentarsi di occupare, nell’ordine, gli altri due posti sul podio.

Inizia così l’avventura del 18° Trittico Regione Lombardia, domani, seconda prova a Lissone con la 68° Coppa Ugo Agostoni-Giro delle Brianze, corsa che lo scorso anno fu vinta da Pozzato e che, sono sue parole, si ricandida per rivincerla anche domani.

Vito Bernardi (Foto di Antonio Pisoni)

Ordine d’arrivo: 1.Elia Viviani (Team Cannondale) km. 192 in 4h27’06” media kmh. 43,130; 2.Filippo Pozzato (Lampre Merida); 3.Simone Ponzi (Neri Sottoli-Alè); 4.Davide Viganò (Caja Rural); 5.Fabio Chinello (Area Zero-Pro Team); 6.Sergey Lagutin (Rus-Rusvelo); 7. Peter Sagan (Svk-Cannondale); 8.Mirko Selvaggi (Wanty-Groupe Gobert); 9.Tiago Machado (Por-Team Netapp-Endura); 10.ArnaudGerard (Fra-Bretagne-Seche Environnement).

Corridori Partiti, 194; Classificati 100; Ritirati, 94.

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Pubblicato il 16 Settembre 2014
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