A riscaldare la già accesa campagna elettorale parabiaghese ci ha pensato niente meno che il vice presidente di Regione Lombardia. Mario Mantovani, intervenuto a sostegno di Raffaele Cucchi ieri sera (giovedì 28) a Villa Lampugnani, ha esortato i parabiaghesi a non seguire l'esempio dei Comuni vicini, governati dalla sinistra. «L' Alto milanese si é divertito a votare altre forze politiche – ha affermato – Parabiago sia cartina di tornasole del cambiamento. Non riduciamo questa città come Legnano e gli altri centri governati dai "rossi", in cui l'unico problema degli amministratori è dove mettere gli immigrati  che arrivano sui barconi». 

Una sferzata al centro sinistra che non è rimasta sola. Sulle note della Sempione Jazz Society si è conclusa la corsa alle amministrative del centro destra e il candidato sindaco ha commentato le accuse di sessismo arrivategli dall'avversaria politica Alessandra Ghiani (qui il link al comunicato). «Non ho mai fatto distinzione di genere – ha dichiarato Cucchi – tant'è che tra i miei più fidati collaboratori ci sono numerose donne». L'unico rimpianto del candidato, circa la campagna elettorale, riguarda proprio le mancate occasioni di confronto con le forze politiche sfidanti su temi maggiormente inerenti l'amministrazione cittadina.

Una Parabiago più  viva, concreta e sicura. Una città dove gli imprenditori e i commercianti possano trovare nell'amministrazione un interlocutore ricettivo e propositivo. Un luogo dove i cittadini si possano di nuovo sentire padroni del bene pubblico. Questo l'obbiettivo per cui  Raffaele Cucchi, candidato sindaco del centro destra, vuole continuare a lavorare nei 5 anni a venire, elettori permettendo.

A sostenere questo progetto, sono intervenuti, inoltre, i parlamentari Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia), Laura Ravetto e Luca Squeri (Forza Italia), il senatore Sante Zuffada (Forza Italia), il consigliere regionale Marco Tizzoni (Lista Maroni presidente), l'assessore regionale all'economia Massimo Garavaglia e il vice presidente e assessore alla salute Mario Mantovani.