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I giovani vogliono lavorare e chiedono stabilità e serietà

20 Settembre 2016

Buongiorno direttore,
in risposta alla lettera inviata in redazione dal sig. Stefano Cattaneo vorrei aggiungere delle brevi considerazioni.
Da ragazzo neolaureato (e neo-inserito in un contesto lavorativo) mi preme evidenziare di come il sig. Cattaneo nella sua lettera abbia dimenticato di dire se si tratta di contratti stabili (a tempo indeterminato oppure apprendistato) oppure di rapporti di lavoro occasionali/stage/a tempo determinato.
Perchè è proprio questo il punto. 
Ai ragazzi di oggi il mercato del lavoro offre in sempre meno casi STABILITA' e in sempre più casi promesse fumose nascoste dietro contratti di breve o brevissima durata che finiscono per non essere rinnovati; 
Questo è fondamentale perchè stabilità significa poter contrarre un mutuo o un prestito per cominciare la propria vita senza arrabattarsi in lavori occasionali di durata sempre definita.
Basta dire che siamo una generazione di sfaticati (quelli c'erano anche ai tempi dei miei genitori e dei miei nonni!), siamo solo una generazione in cerca di un futuro concreto! 
Grazie e cordialmente

Federico Colombo


Caro Direttore, 
ho avuto modo di leggere la lettera che il Sig. Stefano Cattaneo Le ha inviato in data 19/09 circa l’impossibilità di trovare personale giovane con o senza esperienza da inserire nella propria azienda. Il quadro che il Sig. Cattaneo ci mostra dei giovani d’oggi non è del tutto veritiero. A mio avviso, in Italia, ci sono ancora giovani che hanno voglia di studiare, di riuscire e di lavorare come ci sono altresì persone adulte che magari hanno perso il posto di lavoro e si vogliono rimettere in gioco offrendo la propria esperienza a ditte come quella in questione ma non riescono nell’impresa ( perché di impresa si tratta al giorno d’oggi ) solo perché hanno superato una certa età e non vengono più presi in considerazione. E’ vero che bisogna dare spazio ai giovani ( ovviamente a quelli davvero meritevoli e non agli scansafatiche che ci sono in giro….perché, purtroppo, ci sono anche quelli…a nessuna azienda piace buttare i propri soldi  ) ma bisogna anche capire che ai giovani vengono fatti dei contratti a dir poco assurdi e siamo nel 2016, non nel 1800. Vengono assunti facendogli credere che possono crescere con l’azienda ( mera utopia ) e far carriera e poi gli fanno dei contratti da 3 mesi con 3 mesi  a tempo, ovviamente, determinato con stipendi da “ fame “. Passati questi 6 mesi, altri 6 mesi sempre a tempo determinato per avere più sgravi fiscali ed ovviamente, nel frattempo, il giovane in questione si guarda in giro per cambiare lavoro e trovare una certa sicurezza economica…..pensiamo ad un giovane che ha la fidanzata e vuole metter su famiglia comprando anche casa. Come fa se ha un lavoro precario e la banca non gli concede un mutuo ? Poi si lamentano in Italia che la gente non si sposa più e non fa più figli ( o quasi ) e che i giovani restano a casa dei genitori fino a 40 anni. Per non parlare poi della condizione lavorativa in cui versano le donne in questo momento. E lasciamo perdere la questione immigrati che è meglio. Non voglio dilungarmi se no ce ne sarebbe da raccontare ( Le scrive una donna di 46 anni che ne ha viste di tutti i colori a livello lavorativo ). Sono convinta che se il Sig. Cattaneo mettesse direttamente sul sito dell’azienda un annuncio per cercare personale,avrebbe, secondo me, più riscontri positivi di quelli che ha avuto con le agenzie a cui ha concesso il mandato per la ricerca. Se ci pensiamo bene, queste agenzie sono nate per aiutare chi cercava lavoro ma hanno fatto, nel corso degli anni, più danno che il resto.  Concludo facendo i miei migliori in bocca al lupo al Sig. Cattaneo e salutando Lei, Direttore, cordialmente.

Simona Alzati


Buongiorno.
Lavoro da 30 anni nella gestione del personale con diverse aziende di vari settori e predispongo assunzioni.
Concordo pienamente con il Sig. Stefano Cattaneo.
Mai come negli ultimi anni i giovani rifiutano o rinunciano dopo pochi giorni posti di lavoro per svariati motivi personale che sinceramente credo davvero futili.
Ai giovani che lamentano la mancata stabilita' vorrei dire che tutti noi siamo partiti con condizioni anche da "disperati" accettando a volte di lavorare gratis per poter imparare qualcosa.
Come inizio non si puo' pretendere contratto fisso, tanti soldi, orari comodi e flessibili.
La stabilita' la si deve guadagnare con unilta' impegno e tanta buona volonta'.
Ai miei 2 figli di 20 e 25 anni ho insegnato che prima di voler un posto di lavoro devono aver voglia di imparare a farlo quel lavoro con tanta pazienza e umilta' .
Mi hanno ascoltato e stanno lavorando entrambi.

C.C.

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