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Ikea: depositate le osservazioni al progetto

Il documento è stato presentato da 9 Comuni con lo scopo di annullare il progetto e, nel caso questo fosse riproposto, il suo completo rinnovo con un coinvolgimento di Legnano e dell'Alto Milanese...

Depositate le osservazioni contro il progetto Ikea. Come fa sapere il Comune di Legnano si è conclusa lunedì 23 giugno la fase istituzionale di interlocuzione e opposizione all’Accordo di Programma relativo al nuovo centro commerciale, previsto sui territori di Cerro Maggiore e Rescaldina, con l’obiettivo di annullare la procedura intrapresa e, nel caso fosse riproposto il progetto, il suo completo rinnovo con un coinvolgimento di Legnano a pieno titolo nelle scelte

«In concreto – spiegano da Palazzo Malinverni – sono stati formalizzati gli enti che hanno attivato la procedura in tre distinti documenti: una istanza di messa in mora sugli aspetti procedurali; un’osservazione di area vasta condivisa da nove Comuni (Legnano, Nerviano, Villa Cortese, Parabiago, Uboldo, San Vittore Olona, Canegrate, Busto Garolfo, San Giorgio su Legnano); un’osservazione specifica con i rilievi e le considerazioni relative a Legnano sui contenuti ambientali, urbanistici e infrastutturali». (Qui le osservazioni "contrarie" di consiglieri e assessori della Lega Nord provinciale)

Le valutazioni e le considerazioni sono state inoltre confermate da un esame attento e approfondito dei documenti pubblicati che portano ad un bilancio chiaramente negativo e inaccettabile del progetto.

«Questa fase, che ha visto Legnano e altri Comuni concentrati sui passaggi cruciali – conclude il Comune di Legnano –  è stata l’occasione per rilanciare una visione di ampio respiro della pianificazione territoriale dell’Alto Milanese. L’iniziativa ha trovato una condivisione larga a partire da una comune sensibilità di tutti gli enti locali coinvolti. E’ stato sperimentato un metodo di lavoro che deve evolversi in senso propositivo non limitato al solo contrasto di progetti ritenuti dannosi per il territorio». 

Ben 16 i punti presi in analisi che vanno dalla non coerenza del progetto con il piano triennale del commercio regionale, alle valutazioni sugli impatti viabilistici "sottovalutati". 

Secondo l'amministrazione legnanese «il potenziamento della ex SS 527-via Saronnese, anche se immaginato solo nel tratto cerrese, avrebbe un forte impatto sulle rimanenti tratte con ovvie ricadute sugli svincoli autostradali esistenti». Anche il completamento dell’uscita autostradale di Legnano «non viene valutata correttamente in termini di ricaduta su assi stradali già critici – come il sistema SP12-Toselli-Cadorna in territorio di Legnano – con flussi di auto anche indipendenti dalla attrattività del nuovo insediamento commerciale configurando a tutti gli effetti un’alternativa al tracciato della Pedemontana per gli spostamenti est-ovest di portata regionale».

Nelle osservazioni sono inoltre elencati i problemi a livello ambientale e di sicurezza. Nel documento di Vas, non sono infatti esaustive «le informazioni utili a determinare e verificare l’entità dei rischi di interferenza dei nodi viabilistici, di sicurezza della circolazione, di congestione e di livello di servizio della rete». 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Giugno 2014
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