Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell'assessore ai lavori pubblici ed ecologia di Cerro Maggiore Calogero Mantellina in merito alla questione Ikea.

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Qualsiasi decisione un’amministrazione prenda, riguardo ad interventi di un certo livello, si scatenano una lunga serie di pro e contro, perché Vitaliano medio è bravissimo a criticare, senza risolvere concretamente i problemi, ma continuando a rimandare, scaricando sempre su altri le eventuali colpe.

A livello dei politici locali poi cose del genere risvegliano il torpore politico, che viene infiammato da ragioni pretestuose, con ataviche paure ideologiche, ma anche con qualche giustificata motivazione, su cui bisogna ragionare.

Va detto, a onor del vero, che dopo avere Cercato invano operatori in grado di valorizzare, sviluppare e qualificare un’area resa edificabile dalla precedente amministrazione leghista. Infatti si sono avuti contatti con: l’università LIUC di Castellanza, il politecnico di Milano, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano con l’intenzíone di riempire di contenuti il “cosiddetto” POLO TECNOLOGICO, purtroppo con nessun risultato. L’unica proposta concreta sul tavolo è stata quella IKEA. Ora il ragionamento è molto semplice:

1) Esiste un’area edificabile, quindi non e pensabile che rimanga prato verde;
2) Si è presentato un unico operatore;
3) Cerro possiede ancora un ampio territorio (che ha saputo preservare) con numerose aree industriali, anche dismesse, mentre nella zona spesso de stata una trasformazione delle aree industriali in commerciali o addirittura residenziali.

Quindi il buon senso direbbe di prendere in considerazione l'unica, concreta proposta IKEA. Ed è quello che sta facendo questa amministrazione. Come?

a) ln primo luogo seguendo le procedure che regolano la realizzazione di importanti centri commerciali e prevedono delle simulazioni in grado di dimostrare che |’intervento non sarà invasivo. Cosa che noi seguiremo fedelmente;
b) Il traffico e conseguente inquinamento verrà simulato con appositi programmi, ai fine di ottimizzare la soluzione;
c) Anche la ripercussione sul commerciale locale dovrà essere positiva;
d) Per il discorso occupazione l’incremento sarà oggettivo;
e) Inoltre la Costruzione della struttura rappresenterà, da subito, una boccata d’ossigeno per la “boccheggiante” edilizia. L’amminìstratore delegato IKEA stima 400 addetti per un anno e mezzo, solo per la realizzazione del Centro.

Ma questo intervento peggiorerà l'emissione di C02 sul nostro territorio?

Questa è una vera domanda a cui tutti siamo chiamati a trovare una risposta. lo personalmente credo che sia possibile, con le nuove tecnologie, non solo aumentare il livello di 002 emesso, ma addirittura ridurlo.

Come? Anche se ormai le tecnologie delle auto moderne tengono conto di questo problema (vedi auto elettriche), la costruzione di nuove infrastrutture: strade e raccordi, fluidificherà il traffico esistente, allontanandolo dai centri abitati, quindi riducendo sensibilmente |’inquinamento nella maggior parte dei giorni dell'anno.

Poi l’utilizzo, da parte di lkea, di energie rinnovabili, vedi fotovoltaico, geotermia, uso di acque meteoriche, rimboschimento (magari nel nascente parco intercomunale dei Mughetti) o addirittura del teleriscaldamento per alcuni edifici energivori (pubblici o nelle vicinanze) che, spegnendo le loro caldaie, contribuiranno a ridurre la quantità di C02 emessa.

Tutto questo deve essere oggettivamente provato, infatti il nostro Comune sta predisponendo un piano che quantifichi, oggi, il livello di inquinamento ambientale, avendo aderito al Patto dei Sindaci.

Al termine di queste valutazioni si potrà avere un quadro oggettivo, non per “sentito dire”.