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Case Popolari: Euro.Pa e una gestione… umana

"Tante situazioni delicate meritano una doverosa attenzione. Non siamo un ufficio immobiliare", spiegano Monolo e Di Matteo - Ma guai ai... furbetti

Nelle case popolari di Legnano non ci sono "furbetti". "Euro.Pa Service" la Partecipata del Comune di Legnano che, lo scorso marzo, ha "ereditato" la gestione del patrimonio immobiliare municipale ne è certa.

Ne abbiamo parlato con Luca Monolo presidente della società, a sinistra nella foto, e con il direttore generale Mirko Di Matteo: «Il 70% delle famiglie ha pienamente diritto di vivere nelle case popolari del Comune di Legnano».

In 5 mesi sono stati visitati 400 alloggi dislocati in 31 stabili comunali, che accolgono nuclei familiari in difficoltà. Diversi i casi critici e numerose le strutture fatiscenti, bisognose di manutenzione.

«Abbiamo ereditato una situazione difficile – spiega il presidente Monolo -, con 300 episodi di morosità. Abbiamo riscontrato una buona collaborazione dalle persone coinvolte, anche se il 25% non ha risposto al nostro invito di un incontro. Si tratta di colloqui utili per capire le problematiche che hanno causato il mancato pagamento di affitto, bollette e quant'altro. Attualmente abbiamo effettuato più di 200 incontri, tutti terminati con una soluzione. Alcune situazioni familiari, poi, le abbiamo segnalate ai Servizi Sociali, si sa che alcuni per vergogna non chiedono aiuto. Per coloro, invece, che cercheranno di fare i "furbetti" arriveranno provvedimenti legali».

L'obiettivo, secondo Di Matteo, è procedere con una gestione "umana" delle case popolari: «Abbiamo a che fare con situazioni delicate e dobbiamo muoverci in maniera adeguata – ci spiega -. Di certo non possiamo gestire questi alloggi come se fossimo un ufficio immobiliare. Il nostro compito è ottimizzare il servizio e renderlo più efficiente, insomma cercare di qualificare meglio la spesa pubblica. Per questo abbiamo voluto incontrare queste famiglie. Intendiamo rafforzare la figura dell'amministratore del condominio e rendere più trasparente il bilancio condominiale».

Per quanto riguarda la manutenzione delle strutture, i due responsabili hanno le idee chiare: «Abbiamo intenzione di proporre al Comune una programmazione di lavori di manutenzione per recuperare il tempo perduto. Pensiamo a un piano triennale da svolgere in base alle risorse che l'amministrazione metterà a disposizione. Un punto a nostro favore è che siamo noi a gestire l'intera "filiera" come le squadre di operai e gli eventuali acquisti di strumentazione. I tempi, perciò, si velocizzano notevolmente, se messi a confronto con quelli pubblici».

Il piano di gestione delle case popolari di Legnano è un modello da esportare secondo i due dirigenti: «Oltre a Legnano, in questo momento, abbiamo Parabiago, ma siamo vicini ad acquisire la gestione delle case popolari a Turbigo (44 alloggi) e a Magnago (38 alloggi). Il percorso che seguiremo è quello indicato dalla politica: aderire a una rete di servizi che coinvolgono i Comuni dell'area omogenea. Per questo ci vorrà tempo. Adesso restiamo concentrati sui problemi legnanesi».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Luglio 2016
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